300 vittime nel terremoto di magnitudo 7 in Marocco

A woman looks at the rubble of a building in the earthquake-damaged old city in Marrakesh on September 9, 2023. A powerful earthquake that shook Morocco late September 8 killed more than 600 people, interior ministry figures showed, sending terrified residents fleeing their homes in the middle of the night. (Photo by FADEL SENNA / AFP)

Un terremoto di magnitudo 7 della scala Richter ha colpito la regione di Marrakech in Marocco, provocando un alto numero di vittime e feriti. Il bilancio ufficiale fornito dal ministero dell’Interno del Marocco riporta 632 morti e 322 feriti, di cui 51 in gravi condizioni. L’epicentro del terremoto si è verificato alle 23:11 di venerdì 8 settembre, a 16 chilometri dal villaggio Tata N’Yaaqoub nel municipio di Ighil, a sud-ovest di Marrakech. La scossa è stata avvertita in varie località lungo la dorsale dell’Atlante, come Merzouga, Taroudant, Essaouira e Agadir, così come a Casablanca e Rabat.

Il terremoto ha causato il crollo di numerosi edifici, soprattutto nelle province e nei comuni di al-Haouz, Taroudant, Chichaoua, Ouarzazate e Marrakech. La zona è stata gravemente danneggiata e molte persone sono rimaste senza elettricità e connessione internet per lunghe ore. Il terremoto ha suscitato grande preoccupazione tra i turisti presenti nel Paese, che hanno chiesto assistenza per un rapido rimpatrio.

Anche il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso cordoglio per la tragica situazione causata dal terremoto e ha manifestato solidarietà al Primo Ministro Aziz Akhannouch e al popolo marocchino, offrendo il pieno supporto dell’Italia durante l’emergenza.

Si segnalano danni significativi in diversi luoghi, come nella medina di Marrakech, dove le parti più fragili delle mura che circondano il centro storico sono crollate. Anche diverse abitazioni sono state danneggiate e il minareto di una piccola moschea vicino al famoso ‘Café de France’ è crollato. Sono stati registrati crolli e crepe anche in altre località come Essaouira, Ouarzazate e nella città nuova di Marrakech.

Le linee telefoniche e internet sono rimaste interrotte per diverse ore, provocando ulteriore allarme tra la popolazione. L’ambasciata italiana a Rabat ha ricevuto numerose chiamate di turisti che chiedevano informazioni per il loro rimpatrio. Attualmente gli aeroporti sono chiusi e si prevede che riapriranno sabato mattina.

Anche il primo ministro indiano, Narendra Modi, ha espresso vicinanza al Marocco attraverso un tweet, prima di iniziare il G20 a New Delhi, offrendo il supporto dell’India nel momento di difficoltà.

Il bilancio del terremoto continua ad aggiornarsi man mano che vengono forniti nuovi dati dalle città e dalle località di montagna vicine all’epicentro. La zona colpita dal terremoto è prevalentemente povera e molte abitazioni sono state costruite con materiali poco solidi come paglia, fango e sassi.

La situazione rimane critica e il governo marocchino ha mobilitato diverse forze di sicurezza, unità di protezione civile e personale medico per gestire l’emergenza. Sono in corso gli sforzi per fornire assistenza immediata alle vittime e coordinare l’assistenza internazionale per affrontare questa catastrofe naturale.

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