Kiev: Papa non può mediare, posizione filorussa

Il consigliere del presidente ucraino, Mikhail Podolyak, ha affermato che non ha senso considerare il Papa come un mediatore nel conflitto tra Ucraina e Russia, poiché ha una chiara posizione filorussa. Secondo Podolyak, il Vaticano non può svolgere alcun ruolo di mediazione poiché ciò ingannerebbe l’Ucraina e la giustizia. Queste dichiarazioni sono state fatte in un’intervista al canale televisivo ucraino 24.

Nel frattempo, il ministro degli Esteri ucraino ha definito le elezioni nelle zone occupate dai russi come una “farsa” e ha chiarito che i voti non hanno alcun valore legale. I candidati sono tutti russi o filo-russi e sono stati selezionati personalmente da Mosca, mentre molti elettori sono stati costretti a votare sotto la supervisione di soldati russi armati. Le autorità ucraine hanno avvertito la popolazione di non partecipare a queste elezioni, avvertendoli che coloro che sono coinvolti nell’organizzazione delle elezioni verranno puniti in futuro.

Il Consiglio d’Europa, organismo per i diritti umani, ha condannato l’operazione nelle “zone illegalmente annesse” definendola una “flagrante violazione del diritto internazionale, che la Russia continua a ignorare”. Il Consiglio ha sottolineato che queste zone fanno parte integrante dell’Ucraina e che l’organizzazione di elezioni creerebbe solo l’illusione della democrazia. Anche il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha criticato le elezioni, definendole illegittime.

Le elezioni si svolgeranno in quattro regioni controllate in parte dalla Russia: Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson. Queste regioni costituiscono il 15% del territorio ucraino. La Russia ha rivendicato formalmente queste aree nel settembre dello scorso anno, dopo aver organizzato dei referendum molto criticati dalla comunità internazionale. Durante questi referendum, soldati russi armati raccoglievano voti di porta in porta e il risultato aveva mostrato un sostegno al passaggio delle regioni sotto il controllo di Mosca superiore al 99%.

La risposta dell’ambasciata russa negli Stati Uniti non si è fatta attendere, accusando Washington di intromettersi negli affari interni del paese. La situazione rimane molto tesa e le elezioni in corso aumentano le tensioni tra Ucraina e Russia. La comunità internazionale continua a condannare le azioni russe e sostiene l’Ucraina nella difesa della propria integrità territoriale. Sarà fondamentale seguire gli sviluppi futuri di questa situazione delicata.

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