I grandi temi sociali trionfano al Festival di Venezia 2023
L’edizione 80 della Mostra del Cinema di Venezia si è conclusa con la premiazione della giuria, che ha voluto affrontare tematiche sociali importanti e lanciare anche delle critiche alla società civile e alla politica. È stato un chiaro messaggio che il cinema non solo è vivo e vegeto, ma che le sue produzioni possono essere sia fonte di intrattenimento sia opportunità per dibattere temi importanti e sensibilizzare persone di tutte le età. Durante la cerimonia di premiazione, il quadro di queste istanze si è delineato come un mosaico colorato.
Il Leone d’Oro è stato assegnato al film in bianco e nero “Poor Things” del regista greco Yorgos Lanthimos. Il film, presentato a Venezia solo dal regista a causa dello sciopero degli attori, vede protagonista Emma Stone insieme a Mark Ruffalo e Willem Dafoe. Basato sul libro omonimo del 1992 scritto da Alasdair Gray, il film racconta la storia di Bella Baxter, una donna riportata in vita con il cervello di una bambina, che scopre la sessualità in modo spontaneo e senza le convenzioni sociali classiche. In questo nuovo approccio all’amore, Bella si confronta con le dinamiche di genere in modo emancipato e arriva ad odiare ogni forma di disuguaglianza. Queste tematiche sono estremamente attuali in occidente e purtroppo ancora poco affrontate in altre parti del mondo, dove le donne sono ancora sottomesse a forti patriarcati.
Matteo Garrone ha vinto il Leone d’Argento per la miglior regia con il film “Io Capitano” che tratta il tema dell’immigrazione nel Mediterraneo. Il film racconta il viaggio di due ragazzi migranti attraverso l’Africa per raggiungere l’Europa, con una narrazione dal loro punto di vista. Garrone si è ispirato, tra le altre storie, a quella di Kouassi Pli Adama Mamadou, un attivista del Centro sociale ex Canapificio e del Movimento migranti e rifugiati di Caserta, che durante la cerimonia ha preso una posizione forte sull’immigrazione, un tema molto dibattuto nella politica italiana ed europea. Garrone ha dedicato il premio a tutte le persone che non sono riuscite ad arrivare a Lampedusa, sottolineando che quando c’è la volontà e la necessità di partire, nessuno può fermarti. Ha sottolineato anche l’importanza di garantire il diritto di accesso per i giovani e un sistema dei visti per combattere il traffico di esseri umani e affrontare il problema dell’immigrazione.
Un altro film premiato che affronta il tema dell’immigrazione in una regione diversa, meno mediterranea, è “Green Border” della regista polacca Agnieszka Holland, che ha vinto il Premio Speciale della giuria. Il film racconta le violazioni dei diritti perpetrate al confine tra Polonia e Bielorussia, una zona calda anche a causa del conflitto tra Russia e Ucraina, dove i migranti siriani e africani vengono respinti alle frontiere senza avere luoghi adeguati per vivere. Holland ha sottolineato che non è stato facile girare questo film e ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione, sottolineando che è stato un dovere farlo.
I premi per gli attori, la Coppa Volpi, sono andati a Caileey Spaeny per il suo ruolo in “Priscilla” di Sofia Coppola e a Peter Sarsgaard per la sua interpretazione in “Memory” di Michel Franco. In “Priscilla” emergono temi riguardanti il complesso mondo dei divi e dello spettacolo, svelando i lati oscuri di un mondo che appare dorato. In “Memory”, Sarsgaard interpreta Saul, un uomo che affronta una storia d’amore complicata mentre soffre di demenza precoce, ricordando il passato ma avendo difficoltà a comprendere il presente.
Infine, Micaela Ramazzotti ha vinto il premio Orizzonti Extra per la sua regia nel film “Felicità”, che racconta la storia di una famiglia disfunzionale con due figli fragili. Ramazzotti ha dedicato il premio a coloro che stanno vivendo momenti di infelicità nella vita, sottolineando l’importanza di lottare sempre per la felicità, di cui tutti abbiamo bisogno.
La 80esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia ha offerto un quadro variegato di temi importanti e attuali, dimostrando ancora una volta il potere del cinema nel promuovere dibattiti e sensibilizzare il pubblico su questioni che riguardano la nostra società.
Foto: Laurent Vu/SIPA/IPA