La scuola di Sardegna anticipa la campanella per diverse fasce di età (25-60 anni)

Le lezioni inizieranno ufficialmente il 14 settembre in Sardegna, ma molte scuole hanno deciso di anticipare l’ingresso in aula già questa mattina. Nella via Stoccolma a Cagliari, solo gli studenti delle scuole medie hanno varcato i cancelli, mentre quelli delle elementari dello stesso istituto non hanno potuto fare altrettanto a causa dei lavori ancora in corso per il restauro degli edifici. Nonostante alcuni genitori abbiano portato i loro figli davanti ai cancelli, non è stato possibile accedere alle aule. Qualche giorno fa, era stata montata anche una tenda per provare a ospitare gli studenti, ma l’unica soluzione ancora in piedi è il trasferimento dei bambini nella scuola Italo Stagno, in un altro quartiere chiamato Is Mirrionis, con l’aiuto dei bus scolastici. Tuttavia, le lezioni sono sospese a tempo indeterminato in attesa di un provvedimento da parte del Comune.

Il consigliere comunale dei Progressisti, Matteo Massa, ha chiesto il rispetto del diritto allo studio e ha richiesto le dimissioni dei responsabili di questa situazione caotica. Domani il consiglio di istituto della scuola dovrebbe votare in favore della proposta del Comune riguardo alla Stagno. Oggi ci sarà un sopralluogo nell’istituto di Is Mirrionis.

Tra oggi e giovedì, circa 180.000 studenti entreranno in classe. Rispetto all’anno scorso, sembra che ci sia un calo delle iscrizioni, ma i dati ufficiali non sono ancora stati diffusi. Questo calo è principalmente dovuto alla diminuzione costante delle nascite nell’isola.

I sindacati hanno denunciato numerosi problemi nelle scuole. Secondo Pino Corrias della Uil, se si andasse a controllare davvero le condizioni delle scuole, l’80% di esse avrebbe problemi e forse non dovrebbe nemmeno aprire le porte. Si stanno utilizzando fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per rimettere a posto gli edifici, ma poi i problemi si ripresentano in poco tempo. Secondo i sindacati, la soluzione sarebbe quella di creare nuovi campus con scuole, strutture sportive, mense e piscine, in modo da poter far trascorrere l’intera giornata ai ragazzi in un ambiente adeguato.

Fonte: ANSA

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