Elezioni europee 2024: La Lega critica la decisione di Weber di aprirsi ai socialisti dopo i fallimenti degli ultimi cinque anni
Il presidente del Partito popolare europeo, Manfred Weber, ha recentemente lanciato segnali misti verso i partiti di destra in Europa. Mentre sottolinea le differenze tra il leader italiano della destra, Giorgia Meloni, e gli altri partiti conservatori del gruppo, allo stesso tempo sembra propendere per un’alleanza con i socialisti e i liberali nella prossima legislatura del Parlamento europeo. Questo è emerso dall’ultima intervista di Weber al Corriere.
Quando gli è stato chiesto se ci potrebbero essere cambiamenti nell’equilibrio politico a Bruxelles, Weber ha risposto: “Considerando che i leader di Spagna e Germania sono socialisti, il presidente francese è liberale e il Ppe è il primo partito in Europa, penso che sia ovvio che i tre partiti debbano lavorare insieme”. Tuttavia, Weber ha anche preso di mira il gruppo Identità e democrazia, a cui appartengono la Lega di Matteo Salvini e il Rassemblement National di Marine Le Pen. La leader francese sarà addirittura ospite d’onore alla festa del Carroccio a Pontida a settembre.
La partecipazione di Le Pen a questo evento ha fornito l’occasione al vicepremier Antonio Tajani di chiarire la posizione di Forza Italia e del Ppe sulle alleanze in Europa. Tajani ha dichiarato: “Salvini può fare quello che vuole a casa sua. La Lega ha la sua famiglia politica e Le Pen ne fa parte. Noi facciamo parte di un’altra famiglia politica e Le Pen non sarà mai nostra alleata”.
Questa tensione tra i due principali partner del governo Meloni rischia di avere ripercussioni anche sulla politica nazionale. Oggi, dalla sede di Bruxelles, la Lega ha lanciato un attacco sia ai popolari che al loro leader. Sottolinea come il Ppe abbia sostenuto la maggior parte delle misure del Green Deal, anche se queste sono state inefficaci e dannose per l’economia. La Lega ritiene che Weber stia perseguendo una strategia suicida cercando un accordo con forze politiche che hanno promosso un’agenda ideologica ed estremista che ha causato danni a imprese, lavoratori e famiglie, portando il continente verso una stagflazione e un processo di deindustrializzazione.
In definitiva, sembra che Weber stia cercando di trovare un equilibrio tra la destra europea e altre forze politiche. Tuttavia, questa ambivalenza ha suscitato polemiche e tensioni all’interno dei partiti di destra, come dimostrato dalle dichiarazioni di Tajani e dalla risposta della Lega. Sarà interessante vedere come si evolveranno le alleanze politiche nell’Europarlamento e quali saranno le conseguenze a livello nazionale.