L’inglese è la lingua ufficiale sulle navi, ma siamo indietro, afferma D’Amico (Confitarma)
Secondo d’Amico, è fondamentale che i giovani italiani imparino l’inglese, in quanto è diventata la lingua ufficiale a bordo delle navi. Nonostante ciò, l’Italia è molto indietro rispetto ad altri Paesi in termini di conoscenza dell’inglese.
Il vicepresidente di Confitarma sottolinea che la connessione internet è disponibile sulle navi da dieci anni e che il servizio digitale è completo in quasi tutto il mondo. Questo significa che le navi sono completamente connesse e digitalizzate, offrendo una vasta gamma di opportunità per i giovani che desiderano lavorare nel settore marittimo.
Maredì, il programma sull’economia del mare, si concentra sulla formazione dei giovani e sull’importanza di acquisire competenze linguistiche, in particolare l’inglese. D’Amico afferma che l’inglese dovrebbe far parte della vita dei giovani italiani, poiché è una lingua fondamentale nel settore marittimo e in molti altri settori internazionali.
L’obiettivo del programma è quello di sensibilizzare i giovani sull’importanza dell’inglese e di fornire loro le competenze necessarie per lavorare in un ambiente internazionale. D’Amico sottolinea che l’inglese non è solo importante per comunicare a bordo delle navi, ma anche per interagire con clienti e partner internazionali.
Il vicepresidente di Confitarma spiega che l’industria marittima è in continua evoluzione e che le competenze linguistiche sono diventate sempre più importanti. Le navi sono diventate sempre più connesse e digitalizzate, offrendo una vasta gamma di servizi e opportunità per i giovani che desiderano lavorare nel settore.
D’Amico sottolinea che l’Italia deve fare di più per promuovere l’apprendimento dell’inglese tra i giovani. Suggerisce che le scuole dovrebbero offrire corsi di inglese più intensivi e che le aziende dovrebbero investire nella formazione linguistica dei propri dipendenti.
Inoltre, d’Amico afferma che l’Italia dovrebbe imparare dagli altri Paesi che hanno già adottato politiche linguistiche efficaci. Ad esempio, cita il caso della Norvegia, dove l’inglese è insegnato fin dalla scuola primaria e viene utilizzato come lingua di insegnamento in molte università.
Infine, d’Amico sottolinea che l’inglese non è solo una lingua utile per il lavoro, ma anche per viaggiare e per ampliare le proprie prospettive personali. Invita i giovani italiani a cogliere questa opportunità e ad investire nella propria formazione linguistica.
In conclusione, l’inglese è diventata una lingua fondamentale nel settore marittimo e in molti altri settori internazionali. Le navi sono completamente connesse e digitalizzate, offrendo una vasta gamma di opportunità per i giovani che desiderano lavorare nel settore. È fondamentale che i giovani italiani imparino l’inglese e che l’Italia faccia di più per promuovere l’apprendimento della lingua tra i giovani.
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