Aumento rata mutuo a seguito del rialzo dei tassi da parte della BCE: ecco cosa sapere

La Banca Centrale Europea ha annunciato un nuovo aumento dei tassi di interesse, che entrerà in vigore il 20 settembre. Questo aumento avrà un impatto diretto sulle rate dei mutui a tasso variabile. In particolare, un mutuo medio a tasso variabile potrebbe arrivare a una rata di circa 760 euro, con un aumento del 66% rispetto alla cifra prevista all’inizio del 2022.

Gli esperti di Facile.it spiegano che il mercato potrebbe aver già anticipato in parte questo aumento, attenuando così l’impatto sui mutuatari. Anche se l’Euribor segue l’andamento dei tassi della BCE, non è detto che lo faccia in modo identico. Quindi, per sapere quanto effettivamente aumenteranno le rate dei mutui variabili, bisognerà aspettare.

Le aspettative di mercato confermano questa previsione. Secondo i Futures sugli Euribor, si prevede che l’indice raggiungerà il suo picco massimo a dicembre, con un valore del 3,90%. Negli ultimi giorni, è già superato il 3,80%. Si prevede che i tassi diminuiranno gradualmente a partire da gennaio. Per l’analisi, Facile.it e Mutui.it hanno preso come riferimento un mutuo a tasso variabile di 126.000 euro con un piano di restituzione in 25 anni, sottoscritto a gennaio 2022. Hanno esaminato come sono aumentate le rate dallo scorso anno e come potrebbero variare nei prossimi mesi.

Il tasso di partenza a gennaio 2022 era dello 0,67%, corrispondente a una rata mensile di 456 euro. A causa dei vari aumenti dei tassi messi in atto dalla BCE per combattere l’inflazione, il tasso del mutuo è salito fino al 5,05% a settembre 2023, con una rata di circa 740 euro. Oggi, il mutuatario paga quasi 285 euro in più rispetto alla rata iniziale di gennaio 2022 (+62%). Con l’aumento odierno della BCE, se l’Euribor aumenterà di altri 25 punti base, la rata mensile potrebbe arrivare a 759 euro, con un aumento di 303 euro rispetto a quella iniziale (+66%). Secondo le previsioni dei Futures, l’aumento potrebbe essere più contenuto rispetto ai 25 punti base della BCE, portando la rata a 748 euro, ovvero 292 euro in più rispetto a gennaio 2022. La buona notizia è che, secondo i Futures, a partire dal nuovo anno la tendenza dovrebbe invertirsi. A giugno 2024, la rata potrebbe scendere a 731 euro e a giugno 2025 a 685 euro.

Al momento, non è stata prorogata la possibilità di ottenere condizioni agevolate di garanzia fino all’80% per i mutui prima casa destinati ai giovani. Questa misura, introdotta nel 2021, ha permesso a molti giovani sotto i 36 anni di accedere a condizioni vantaggiose per l’acquisto della loro prima casa. Secondo l’analisi di Facile.it, nel primo semestre del 2021 i giovani rappresentavano il 43,4% delle richieste totali di mutui prima casa, mentre tra gennaio e giugno 2023 questa percentuale è salita al 51,3%. Gli esperti di Facile.it sperano che il governo proroghi questa agevolazione per i giovani mutuatari, soprattutto considerando il contesto economico attuale caratterizzato da aumenti dei prezzi e dei tassi. La speranza è che la misura venga prorogata non solo fino alla fine del 2023, ma anche nel 2024 con scadenze trimestrali.

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