Hunter Biden, figlio del presidente degli Stati Uniti, accusato di possesso illegale di armi: aggiornamenti recenti
Oggi, Hunter Biden, figlio del presidente degli Stati Uniti, è stato ufficialmente incriminato dai procuratori federali del Delaware per tre capi di imputazione legati al possesso illegale di armi. L’accusa principale è che abbia mentito quando ha dichiarato di non fare uso di sostanze stupefacenti durante l’acquisto di una Colt Cobra nell’ottobre del 2018. Inoltre, viene accusato di aver posseduto un’arma mentre era sotto l’effetto di droghe, cosa che aveva già ammesso in passato.
Questa incriminazione è storica, poiché è la prima volta che il figlio di un presidente in carica viene formalmente accusato di un reato. Tutto ciò avviene pochi giorni dopo che la maggioranza repubblicana alla Camera ha annunciato l’avvio di un’inchiesta di impeachment su presunti collegamenti illeciti tra Biden e gli affari all’estero di Hunter. È importante sottolineare che l’incriminazione riguarda solo il possesso illegale di armi e non è direttamente collegata a queste indagini.
È interessante notare che l’accordo che Hunter Biden aveva raggiunto con il procuratore David Weiss, nominato dall’amministrazione Trump e successivamente confermato dall’amministrazione Biden, è naufragato. Questo accordo prevedeva che Hunter si dichiarasse colpevole di due reati minori fiscali e intraprendesse un percorso extragiudiziario per evitare l’incriminazione per il possesso di armi. Tuttavia, a luglio, la giudice Maryellen Noreika ha sollevato dubbi sulla validità di questo accordo, mettendo in discussione la sua struttura.
L’11 agosto, l’attorney general Merrick Garland ha conferito a Weiss lo status di procuratore speciale, dandogli l’autorità di incriminare Hunter Biden in qualsiasi distretto del Paese. Pertanto, l’incriminazione di oggi potrebbe non essere l’unica, poiché è saltato anche l’accordo per i reati minori fiscali.
Gli avvocati di Hunter Biden accusano Weiss di aver rinnegato un accordo che, secondo loro, era già stato ratificato. La situazione si sta quindi complicando ulteriormente, con possibili sviluppi futuri legati a questa vicenda.
È importante sottolineare che l’incriminazione di Hunter Biden non ha alcuna implicazione diretta sul mandato presidenziale di suo padre. Tuttavia, l’inchiesta di impeachment avviata dalla maggioranza repubblicana alla Camera potrebbe portare a ulteriori indagini e dibattiti politici.
In conclusione, Hunter Biden è stato formalmente incriminato per il possesso illegale di armi e per aver mentito riguardo al suo uso di sostanze stupefacenti durante l’acquisto di un’arma nel 2018. Questa incriminazione è storica, poiché è la prima volta che il figlio di un presidente in carica viene accusato di un reato. Tuttavia, è importante sottolineare che l’incriminazione riguarda solo questo specifico caso e non ha alcuna implicazione diretta sul mandato presidenziale di suo padre.
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