Condanna richiesta a 20 anni per l’aggressore che ha ferito sei persone ad Assago

Un italiano di 46 anni, che pare abbia problemi psichici, ha rischiato di fare una strage nel centro commerciale Milano Fiori di Assago, a Milano. Ha afferrato un coltello dall'espositore all'interno del supermercato Carrefour e, senza alcun preavviso, ha iniziato a colpire persone a caso, uccidendo un dipendente trentenne della catena di grande distribuzione e ferendone gravemente altre 4. Tre di loro sono state trasportate in codice rosso in ospedale e il quadro clinico appare molto grave. Al momento le persone coinvolte sono 6, hanno dai 28 agli 81 anni. I carabinieri del comando provinciale di Milano stanno lavorando per ricostruire la dinamica, ma per ora escludono che possa esserci una matrice terroristica alla base del gesto. Più probabile che l'uomo abbia colpito in preda a una crisi psichica esplosa all'improvviso. Tra i feriti anche Pablo Marì, difensore spagnolo del Monza, raggiunto da un fendente che non avrebbe provocato danni preoccupanti al calciatore di serie A. ANSA/SERGIO PONTORIERO

Il pubblico ministero di Milano, Paolo Storari, ha richiesto una condanna di 20 anni di reclusione senza attenuanti generiche e 3 anni di misura di sicurezza per Andrea Tombolini, un uomo di 46 anni accusato di omicidio, duplice tentato omicidio e lesioni. L’incidente è avvenuto il 27 ottobre 2022 al Carrefour del centro commerciale Milanofiori di Assago, nel Milanese, dove Tombolini ha accoltellato sei persone, uccidendone una e ferendone gravemente due.

Durante il processo con rito abbreviato, l’imputato ha dichiarato: “Chiedo scusa, non so cosa mi sia successo, cosa mi sia preso”. Tra i feriti c’è anche il calciatore del Monza, Pablo Marì, che è stato dimesso dall’ospedale qualche giorno dopo l’aggressione, ma è tornato a giocare solo a gennaio. Marì ha presentato una richiesta di risarcimento danni come parte civile, rappresentato dall’avvocato Francesco De Martino.

Durante le indagini, condotte dai carabinieri, è stata presentata una perizia psichiatrica davanti al giudice per le indagini preliminari, Patrizia Nobile, che ha stabilito che l’imputato, nonostante soffra di disturbi psichici, era in grado di intendere e volere al momento dei fatti. Da alcuni mesi, Tombolini è agli arresti domiciliari in una struttura psichiatrica. Durante l’udienza a porte chiuse, il pubblico ministero ha spiegato che Tombolini ha bisogno di cure e non dovrebbe essere imprigionato.

L’articolo è di proprietà esclusiva di ANSA.

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