Aumento esponenziale dei casi e dei decessi da Covid in Italia in un mese

In Italia, il numero di casi di Covid sta aumentando nuovamente dopo circa due mesi di stabilità. Negli ultimi quattro settimane, si è osservato un aumento progressivo dei nuovi casi settimanali. Il numero di casi settimanali è aumentato quasi cinque volte, passando da 5.889 a 30.777. Anche il tasso di positività dei tamponi è aumentato dal 6,4% al 14,9%. Inoltre, la media mobile a 7 giorni è salita da 841 casi al giorno a 4.397 casi al giorno, e l’incidenza è passata da 6 casi a 52 per 100.000 abitanti.

Durante le ultime quattro settimane, si è anche registrato un aumento dei decessi, che sono più che raddoppiati. I ricoveri in area medica sono più che triplicati, passando da 697 a 2.378, mentre in terapia intensiva sono saliti da 18 a 76. Questi dati sono stati riportati dalla Fondazione Gimbe.

Secondo il presidente della Fondazione, Nino Cartabellotta, questi numeri sono bassi ma sottostimati rispetto all’impatto reale della circolazione virale. Infatti, il sistema di monitoraggio si basa principalmente su base volontaria, poiché la prescrizione di tamponi per le persone con sintomi respiratori è ormai residuale. Inoltre, l’uso diffuso dei test antigenici fai-da-te fa sì che la positività venga comunicata solo occasionalmente ai servizi epidemiologici.

Analizzando più nel dettaglio, si è osservato un aumento della circolazione virale in tutte le regioni italiane. L’incidenza aumenta progressivamente con l’età, confermando i fattori di sottostima della circolazione virale.

Per quanto riguarda le varianti circolanti, tutte appartengono alla famiglia Omicron. La variante più diffusa in Italia è la variante EG.5 (cd. Eris), che ha una maggiore capacità evasiva alla risposta immunitaria. Tuttavia, non ci sono ancora studi sul suo maggior rischio di malattia grave.

La campagna vaccinale in Italia è sostanzialmente residuale, sia per il ciclo primario che per i richiami. Le indicazioni preliminari per la campagna di vaccinazione anti-Covid 2023-2024 prevedono di iniziare la campagna a fine settembre per le categorie più a rischio.

Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ha sottolineato alcune criticità delle raccomandazioni attuali. In particolare, non è menzionata la possibilità di effettuare il richiamo su base volontaria per le categorie non a rischio. Inoltre, le raccomandazioni non mirano alla prevenzione del long-Covid, e le tempistiche programmate per l’attesa del vaccino aggiornato sono troppo lunghe.

È urgente avviare la campagna vaccinale per gli over 80 e le persone fragili, poiché molti di loro non hanno ancora ricevuto il richiamo. Dal 2 giugno al 31 agosto, sono state somministrate solo 827 quarte dosi e 2.156 quinte dosi agli over 80.

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