Lucano: Errori commessi, ma aiuto ai deboli

Mimmo Lucano durante la presentazione del libro Â?Il fuorileggeÂ? alla libreria Feltrinelli di Pomigliano DÂ?Arco, Napoli 11 Dicembre 2021. ANSA/CESARE ABBATE

L’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, ha inviato una lettera ai giudici della Corte d’appello di Reggio Calabria, in cui afferma di aver sempre agito con l’obiettivo di aiutare i più deboli e contribuire all’accoglienza e all’integrazione dei migranti. Lucano è stato arrestato cinque anni fa con l’accusa di svolgere la sua attività per fini politici e di lucro. È stato condannato in primo grado a una pesante pena detentiva e la Procura generale ha recentemente richiesto una conferma di questa condanna.

Nella lettera, Lucano esprime la sua amarezza e sfiducia nella giustizia, non solo per la limitazione della sua libertà personale, ma anche per la campagna di denigrazione ingiusta che ha colpito l’esperienza di ripopolamento del borgo vecchio di Riace, che ha accolto migranti. Nonostante gli anni di processo, Lucano ha continuato a dedicarsi a tempo pieno alla riapertura e alla gestione del Villaggio Globale di Riace, che ospita bambini e persone vulnerabili.

Lucano sottolinea che la sua missione nella vita non si è interrotta, indipendentemente dagli incarichi pubblici e dai finanziamenti statali. Invita i giudici a visitare il Villaggio Globale di Riace una volta concluso il processo.

In conclusione, Lucano ribadisce di aver commesso errori come tutti gli esseri umani, ma di aver sempre agito con l’obiettivo di aiutare i più deboli e di contribuire all’accoglienza e all’integrazione dei migranti che scappano da situazioni di disagio.

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