Respinta la migrazione verso la Francia, persistono i respingimenti a Ventimiglia

Ancora oggi, a Ventimiglia, al confine con la Francia, si verificano respingimenti di migranti. Secondo le stime della Caritas, ogni giorno tra 180 e 190 migranti si riversano nel centro di accoglienza della cittadina ligure, in cerca di un pasto caldo, di bagni, di scarpe e abiti. Tra di loro ci sono molte famiglie con bambini provenienti soprattutto da Costa d’Avorio e Nuova Guinea, mentre gli adulti, in prevalenza uomini, provengono da Sudan, Eritrea e Mali.

Per la maggior parte di questi migranti, Ventimiglia non è la loro destinazione finale. Arrivano in Italia da Lampedusa, da dove la maggioranza dei migranti proviene in questi giorni, con l’intenzione di raggiungere altri paesi europei, non solo la Francia, ma anche l’Inghilterra, la Germania e la Svezia. Durante il giorno, alcuni di loro si aggirano per le strade della città, ma la maggioranza cerca un posto lungo il fiume Roya, dove talvolta vengono aiutati da alcune associazioni che forniscono loro soprattutto acqua. Aspettano la sera prima di incamminarsi lungo la strada che porta al confine, magari attraverso i sentieri della collina, per cercare di passare oltre il confine.

Nel frattempo, proprio sui sentieri e tra i boschi, nei pressi del comune di Sospel, che dista circa una dozzina di chilometri da Mentone, la Francia ha schierato circa cinquanta militari dell’esercito francese dell’operazione “Sentinelle” con l’obiettivo di sorvegliare i passaggi e dissuadere i migranti dal superare la frontiera. Ogni tanto, un drone sorvola il territorio francese per monitorare la situazione.

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