Il metodo Franceschini e il senso di Sangiuliano: una prospettiva con sorrisi a sinistra
Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha scelto di non entrare nel dibattito politico che infuria attualmente, preferendo mantenere una posizione neutrale. Nonostante le polemiche sulla sua ammissione di non aver letto i libri candidati al premio Strega e gli attacchi contro il direttore del museo Egizio di Torino Christian Greco, Sangiuliano ha deciso di concentrarsi su altri argomenti e di adottare un tono inclusivo. Questa scelta sembra essere influenzata dalla sua esperienza come ex uomo Rai, come ha sottolineato Paolo Mieli su Radio24. Il predecessore di Sangiuliano, il senatore dem Dario Franceschini, ha sottolineato che la cultura dovrebbe essere tenuta fuori dai conflitti politici, in quanto rappresenta un patrimonio comune del paese e la sua carta d’identità nel mondo. Anche Vittorio Sgarbi ha difeso Greco, avvertendo che attaccarlo potrebbe avere conseguenze negative. Nonostante ciò, il vicesegretario delle Lega Andrea Crippa ha minacciato di fare di tutto per cacciarlo e ha suggerito di chiedere a Sangiuliano di rimuoverlo dall’incarico. Tuttavia, il Ministro ha deciso di non prendere parte a queste polemiche, preferendo mostrare disponibilità verso il vasto mondo culturale che guarda naturalmente a sinistra. Ha elogiato il regista Matteo Garrone durante la consegna del Leone d’Argento a Venezia e ha contribuito alla candidatura all’Oscar per l’Italia del suo film “Io capitano”. Sangiuliano ha anche condiviso consigli letterari, che spaziano dalla narrativa alla saggistica, senza preoccuparsi delle preferenze politiche degli autori. Questa scelta ha facilitato la creazione di un ponte tra il mondo culturale di sinistra e i sovranisti. Ad esempio, l’attore Pierfrancesco Favino ha ricevuto applausi dalla destra per le sue parole sulla “appropriazione culturale”, mentre il presidente meloniano della Commissione Cultura della Camera Federico Mollicone ha visto in queste parole una battaglia contro tale fenomeno. Sangiuliano sembra quindi essere intenzionato a evitare controversie e a mantenere l’equilibrio tra le diverse posizioni politiche nel mondo culturale.
