Incentivi per la vaccinazione contro l’herpes zoster ai medici di famiglia: intervista a Bovi dell’Usl Umbria1

Con il nuovo Piano nazionale prevenzione vaccini (Pnpv) 2023-2025, i medici di medicina generale hanno ora la possibilità di ampliare la platea vaccinale per la prevenzione dell’Herpes zoster. Questa malattia sistemica colpisce ogni anno centinaia di migliaia di persone, con conseguenze che vanno dal rash cutaneo al dolore cronico e persino a possibili meningiti ed encefaliti. È quindi di estrema importanza prevenirne l’insorgenza.

Durante i lavori del progetto Fimmg Regione Umbria, dal titolo ‘Il ruolo del medico di medicina generale nel management della vaccinazione anti-herpes zoster: nuove prospettive per proteggere il paziente’, la dott.ssa Michela Bovi, medico di medicina generale e componente della commissione regionale vaccini, ha sottolineato l’importanza di questo progetto per incentivare l’adesione alla vaccinazione contro l’Herpes zoster. Tutti i medici di medicina generale della regione sono stati coinvolti per fornire chiarezza sul Pnpv 2023-2025 e per definire linee guida precise per la formazione di coorti di pazienti a rischio di contrarre l’Herpes zoster.

La programmazione della campagna vaccinale per l’Herpes zoster richiede un lavoro di squadra tra medici, personale di studio e personale infermieristico. Per dedicarsi maggiormente all’attività di prevenzione, i medici di medicina generale necessitano di un supporto da parte del personale di studio per organizzare le campagne vaccinali e per effettuare chiamate attive ai pazienti. In Umbria, la maggior parte dei medici di medicina generale lavora già in micro-team, collaborando con il personale di studio e infermieristico per garantire una vaccinazione ampia dei pazienti.

La novità del Pnpv 2023-2025 non riguarda solo la chiamata attiva in base all’età del paziente, ma soprattutto la chiamata attiva in base al rischio. Questo è un compito fondamentale per i medici di famiglia, poiché hanno una visione completa del paziente e conoscono il suo quadro clinico, le terapie seguite e le patologie familiari. Grazie a questa conoscenza approfondita, i medici possono identificare i pazienti a maggior rischio di contrarre l’Herpes zoster e garantire che ricevano la vaccinazione necessaria.

In conclusione, il nuovo Piano nazionale prevenzione vaccini offre nuove opportunità per la prevenzione dell’Herpes zoster e i medici di medicina generale sono pronti ad ampliare la platea vaccinale grazie al supporto del personale di studio e infermieristico. La chiamata attiva basata sul rischio consentirà di identificare i pazienti a maggior rischio e di proteggerli efficacemente da questa malattia sistemica.

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