Processo a Ravenna per un uomo scomparso e finito in Grecia.

COMBO ADAMO GUERRA

Il caso di Adamo Guerra, che nel 2013 è scomparso da Lugo (Ravenna), dove vivono la sua ex moglie e le sue due figlie, è ora in procinto di essere affrontato davanti al Tribunale penale di Ravenna. Il 57enne dovrà rispondere all’accusa di violazione degli obblighi di assistenza familiare, in quanto ha abbandonato la sua casa e si è sottratto ai doveri nei confronti della sua famiglia, privando sua moglie Raffaella Borghi e le due figlie dei mezzi necessari.

La Procura di Ravenna ha deciso di citare a giudizio Guerra in seguito alla denuncia presentata da Borghi nel settembre 2016 presso i carabinieri di Imola (Bologna). La prima udienza era stata fissata per settembre 2019, ma il processo è stato sospeso perché l’imputato era stato dichiarato irrintracciabile. È stato solo nel febbraio 2022, nell’ambito del procedimento civile per il divorzio avviato dalla donna, che Guerra ha richiesto di essere registrato presso l’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero) come cittadino italiano residente in Grecia. Successivamente, ad aprile, è stata fissata un’udienza penale e martedì scorso si è tenuta un’udienza preliminare davanti al giudice Antonella Guidomei. Tuttavia, a causa di una questione formale relativa all’avvocato precedente di Guerra, l’udienza è stata rinviata a gennaio. Sarà quindi la prima udienza del processo, e sia la moglie che le figlie, presenti in aula, hanno manifestato l’intenzione di costituirsi parte civile.

(Articolo originale: Il caso di Adamo Guerra, che nel 2013 sparì da Lugo (Ravenna) dove risiedono l’ex moglie e due figlie e ora vive a Patrasso, in Grecia, sta per approdare in un processo davanti al Tribunale penale di Ravenna. Il 57enne, apprende l’ANSA, dovrà rispondere di violazione degli obblighi di assistenza familiare, per avere abbandonato il domicilio domestico, sottraendosi ai doveri inerenti la responsabilità genitoriale e alla qualità di coniuge, facendo mancare i mezzi alla moglie Raffaella Borghi e alle due figlie.

La citazione a giudizio della Procura ravennate è la conseguenza del fascicolo nato dalla querela che Borghi fece a settembre 2016 ai carabinieri di Imola (Bologna). La prima udienza era stata fissata per settembre 2019: ma il processo era stato sospeso perché l’imputato era stato dichiarato irreperibile fino a quando, nell’ambito del procedimento civile avviato dalla donna per il divorzio, a febbraio 2022, aveva fatto richiesta all’Aire (anagrafe italiani residenti all’estero) di essere cittadino italiano residente in Grecia. In seguito alla fissazione dell’udienza penale notificata ad aprile, giusto martedì scorso c’è stata un’udienza davanti al giudice monocratico Antonella Guidomei, che, per una incompatibilità legata a una questione formale del precedente avvocato d’ufficio dell’uomo, ha rinviato tutto a gennaio in quella che dunque sarà la prima udienza del processo: moglie e figlie, che erano presenti, hanno manifestato l’intenzione di costituirsi parte civile.)

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