Sciopero aeroportuale oggi, 29 settembre: interruzione di 4 ore

Oggi, venerdì 29 settembre 2023, i mezzi di trasporto come tram, autobus, metropolitane e treni funzioneranno regolarmente. Grazie alla decisione del ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, di ridurre da 24 a 4 ore lo sciopero nel trasporto pubblico locale e nell’handling aeroportuale, i disagi per chi viaggia in aereo saranno limitati.

Lo sciopero dei trasporti è stato rimandato al 9 ottobre

Dopo la riduzione delle ore di sciopero, l’Usb ha deciso di rimandare al 9 ottobre lo sciopero nel trasporto pubblico locale, che era programmato per oggi e avrebbe dovuto durare 24 ore.

Stop di 4 ore negli aeroporti

Anche negli aeroporti lo sciopero è stato ridotto a 4 ore, dalle 13 alle 17. La protesta è stata proclamata da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo per sostenere la vertenza sul rinnovo del contratto di lavoro scaduto alla fine del 2017. Questo è il terzo sciopero, dopo quelli di giugno e luglio scorsi. La trattativa è in corso e si spera di raggiungere un accordo il prima possibile. Oggi è prevista anche un’altra protesta nel settore del trasporto aereo, con gli assistenti di volo di EasyJet che si fermeranno per 4 ore.

Anche le ferrovie saranno coinvolte nello sciopero

Nonostante la circolazione dei treni resti regolare, lo sciopero coinvolgerà anche gli addetti degli appalti che si occupano della pulizia dei treni e delle stazioni, del servizio di ristorazione a bordo treno, dell’accompagnamento sui treni notturni e delle piccole attività di manutenzione. La protesta prevede 4 ore di stop per ogni turno di lavoro durante tutta la giornata. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Salpas Orsa chiedono “l’adeguamento economico del buono pasto, con il riconoscimento dell’importo massimo defiscalizzato come previsto dalla Legge di Bilancio 2020”.

Secondo le organizzazioni sindacali, “nella maggior parte delle oltre 60 aziende che operano negli appalti ferroviari, i buoni pasto riconosciuti ammontano a 5,20 euro. A causa della grave crisi economica, causata dall’inflazione che erode il potere d’acquisto di tutti i cittadini, non è più possibile rimandare l’adeguamento economico del buono pasto”.