Conte: “Vietiamo la vendita di armi all’Ucraina”, l’appello del premier.

Se Giuseppe Conte fosse il presidente del Consiglio al posto di Giorgia Meloni, fermerebbe l’invio di armi all’Ucraina. Questa è la sua opinione espressa durante un’intervista a Accordi&Disaccordi sul Nove. Secondo Conte, sarebbe realistico prendere questa decisione e dire agli alleati che l’Italia, grazie alla sua tradizione e capacità di dialogo, aiuterà la coalizione. Si sarebbe posto sin dall’inizio alla guida del negoziato con la Russia.

Un altro argomento discusso è quello dei migranti. Conte afferma che durante i suoi governi, Francia e Germania hanno sempre collaborato alla redistribuzione. Mentre Salvini si esibiva in esibizioni muscolari in TV, lui lavorava per affrontare il problema in modo coerente e credibile. Secondo Conte, bisogna essere coerenti anche in Europa e non si può sostenere che polacchi e ungheresi fanno bene quando si oppongono alla redistribuzione. Durante una riunione sui flussi migratori, il ministro degli Interni italiano è rimasto bloccato perché polacchi e ungheresi avevano bocciato un regolamento sulla redistribuzione automatica dei migranti.

Conte critica anche Salvini per la sua mancanza di partecipazione ai Comitati degli affari interni durante il suo governo. Secondo Conte, i risultati arrivano dal lavoro svolto e non dalle dichiarazioni fatte davanti alle telecamere.

In conclusione, se Conte fosse al potere, fermerebbe l’invio di armi all’Ucraina e lavorerebbe per affrontare la questione migratoria in modo coerente e collaborativo con gli alleati europei.

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