Il governo evita lo shutdown: stop rinviato di 45 giorni

Gli Stati Uniti evitano la chiusura del governo, almeno per il momento. La proposta presentata dallo speaker della Camera dei Rappresentanti, Kevin McCarthy, per rinviare la chiusura del governo di 45 giorni è stata approvata. Questo concede un nuovo periodo di tempo per le trattative. La legge deve ora passare al Senato prima della mezzanotte, orario di Washington, per evitare di interrompere i fondi alle agenzie governative. Le possibilità che lo shutdown del governo inizi questo fine settimana negli Stati Uniti sembrano allontanarsi, almeno per ora.

Ma cosa significa esattamente “shutdown” e cosa succede in questo caso? La parola, ormai familiare nel linguaggio politico americano, si riferisce alla chiusura o al blocco delle attività del governo a causa della mancata approvazione delle diverse leggi di spesa che formano il bilancio degli Stati Uniti entro il primo ottobre, l’inizio del nuovo anno fiscale.

Se si raggiunge la scadenza senza questa approvazione, il governo americano è costretto a chiudere completamente o parzialmente le sue attività, a seconda di quante leggi di spesa siano state approvate. Di solito, per evitare di arrivare a questo punto, il Congresso approva una “continuing resolution”, che è essenzialmente un provvedimento temporaneo che permette di finanziare e far funzionare le agenzie federali fino a quando non viene approvato il bilancio definitivo.

Quindi, con lo shutdown, il governo federale è obbligato a sospendere tutte le attività non essenziali fino a quando non vengono approvate le leggi di spesa. Ogni agenzia federale deve decidere quali siano le sue attività essenziali e anche il Congresso deve prendere una decisione per il proprio staff. Ci sono tre eccezioni previste dall’Antideficiency Act: il governo può continuare a finanziare le operazioni per proteggere le vite umane e la proprietà, nonché mantenere al lavoro tutti i funzionari coinvolti nel processo costituzionale, come il presidente, il suo staff e i membri del Congresso.

Inoltre, sono considerati essenziali tutti i militari, molti agenti delle forze dell’ordine federali e i dipendenti degli ospedali finanziati dal governo federale. Ovviamente, insieme a loro, ci sono anche i controllori del traffico e gli agenti della Transportation Security Administration.

Il problema è che durante lo shutdown, questi dipendenti federali continuano a lavorare ma non vengono pagati, ricevendo lo stipendio solo una volta che il blocco viene concluso. I dipendenti considerati non essenziali verrebbero messi in congedo senza paga. Tuttavia, una legge approvata nel 2019, dopo l’ultimo shutdown, garantisce che anche loro verranno pagati una volta terminata la chiusura del governo.

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