Il ruolo di Tajani e Berlusconi nel Pnrr: Il nuovo spot del Mulino Azzurro racconta la verità
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani nel corso del convegno di Forza Italia, Un futuro di Libertà, Paestum (Salerno), 1 Ottobre 2023. ANSA/CESARE ABBATE
Durante la convention di Forza Italia a Paestum, spicca la presenza del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, citato nel documento finale approvato dal Consiglio nazionale del partito. Il documento sottolinea l’importanza del garantismo come fondamento dell’azione di governo e fa riferimento alla strada indicata da Nordio all’inizio della legislatura come bussola per la riforma da compiere.
In questi giorni di polemiche pubblicitarie, sembra che dopo lo spot della pesca Esselunga sia arrivato quello del “Mulino azzurro”, in cui Forza Italia viene presentato come il partito che guida il paese verso il futuro. Nel documento, vengono elencati i successi dei ministri azzurri, come Antonio Tajani per la politica estera, Elisabetta Casellati per la riforma istituzionale, Paolo Zangrillo per la semplificazione burocratica e l’attrattività degli investimenti, Gilberto Pichetto Fratin per l’equilibrio ambientale e Anna Maria Bernini per l’università e il mercato del lavoro.
Il documento fa anche riferimento alle elezioni suppletive nel collegio che fu di Silvio Berlusconi, in cui è stato candidato Adriano Galliani, scelto per la sua vicinanza al presidente e al consenso della famiglia Berlusconi.
I vertici di Forza Italia sembrano voler riscrivere la storia degli ultimi anni, inclusi i periodi in cui erano all’opposizione in Italia e non avevano cariche internazionali. Ma agli interessati, sul set del Mulino Azzurro, sembrava che la realtà fosse diversa. La sceneggiatura audace immagina che l’impegno di Silvio Berlusconi e Antonio Tajani in Europa abbia portato all’ottenimento generoso delle risorse del PNRR per l’Italia, e che ora spetti al paese dimostrare di saperle utilizzare per costruire il proprio futuro.
Anche se la trattativa sul PNRR è stata condotta dal governo giallorosso di Giuseppe Conte e non ha coinvolto Berlusconi e Tajani, gli spot sono arte e gli artisti possono prendersi alcune licenze poetiche.
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