Marta Fascina: perché è importante il suo ritorno in Parlamento

Marta Fascina, la “moglie” di Silvio Berlusconi, non si è presentata alla kermesse di Forza Italia a Paestum come previsto. Invece, ha pubblicato un messaggio sui social media in ricordo dell’ex compagno. La sua unica apparizione pubblica finora è stata alla partita del Monza per il trofeo Silvio Berlusconi. Oggi, Il Giornale ha intervistato il giuslavorista Cesare Pozzoli, che spiega come l’assenza di Fascina dal Parlamento violi il vincolo morale con gli elettori.

Pozzoli spiega che il periodo di elaborazione del lutto per i lavoratori dipendenti può durare uno, due o massimo tre giorni, a seconda dei contratti collettivi e del grado di parentela del defunto. Tuttavia, la posizione di un deputato non può essere paragonata a quella di un lavoratore dipendente. Mentre i lavoratori devono tornare al lavoro dopo pochi giorni, alcuni ritengono che la routine quotidiana possa aiutare a superare la perdita di una persona cara.

Se un lavoratore ha un crollo emotivo o una malattia, può ottenere un certificato medico per rimanere a casa fino a un anno. Tuttavia, un lavoratore può essere sottoposto a una visita medica dell’Inps in qualsiasi momento. Questo non si applica a Fascina, che non ha obblighi giuridici di presenziare al Parlamento.

Pozzoli sottolinea che i parlamentari non sono tenuti a recarsi a Montecitorio o a Palazzo Madama, e spesso vengono compilati elenchi degli assenteisti che ricevono stipendi considerevoli senza presentarsi al lavoro. In caso di lutto, si tratta di una situazione diversa, segnata da lacrime e dolore devastante. In questa situazione, non si tratta di obblighi giuridici, ma di sentimenti profondi e responsabilità personale.

Pozzoli conclude affermando che nessuno vuole mettere fretta a una donna che ha perso l’uomo che amava. Le sollecitazioni che riceve in queste ore sembrano inviti a riprendere il suo ruolo nella società. Tuttavia, se non fosse in grado di farlo, potrebbe considerare le dimissioni per rispetto verso le istituzioni, gli elettori che l’hanno votata e la vita pubblica del Paese.