La distanza tra la Manovra 2024 e il raggiungimento della pensione a quota 41

La riforma delle pensioni è un tema centrale nel dibattito politico. La Lega, come molte altre forze politiche, ha promesso di modificare la legge Fornero. Tuttavia, la recente manovra 2024 va nella direzione opposta, aumentando l’età pensionabile e irrigidendone i requisiti. Quota 41, l’obiettivo dichiarato della Lega, viene spostata in avanti: ora si potrà andare in pensione con almeno 63 anni e 41 anni di contributi. Questa misura, chiamata quota 104, comporta anche penalizzazioni, riguardanti la parte retributiva antecedente la riforma Dini del 1995. Questo è dovuto non solo alle esigenze di bilancio, ma anche al fattore demografico: i contributi versati diminuiscono, mentre l’aspettativa di vita aumenta, mettendo a rischio la sostenibilità del sistema pensionistico. Una misura della manovra 2024 evidenzia questa situazione: chi raggiunge il requisito contributivo per la pensione anticipata dovrà rimandarla per tenere conto dell’aspettativa di vita, allungando ulteriormente i tempi e allontanando l’obiettivo di quota 41 caro a Salvini.

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