Ambasciata russa: presunti movimenti sospetti e richiesta di apertura di un focus, dichiara Borghi
Apertura di un’indagine sull’ambasciata russa per movimenti finanziari sospetti
Il senatore di Italia Viva e membro del Copasir, Enrico Borghi, ha dichiarato all’Adnkronos che non è sorpreso dall’apertura di un’indagine sull’ambasciata russa riguardo ai movimenti finanziari sospetti. Borghi aveva sollevato la questione a luglio scorso presentando un’interrogazione ai ministri degli Affari esteri, della Cooperazione internazionale e dell’Economia e delle finanze.
Borghi ha sottolineato che l’esistenza di flussi di denaro non tracciabili solleva un problema sistemico e che è importante interrogarsi sull’uso che se ne fa. Ha citato l’esempio della telefonata fake dei comici russi al premier Giorgia Meloni come prova dell’attività di disinformazione condotta dalla Russia. Borghi ha affermato che la Russia sta portando avanti un’azione di destabilizzazione comunicativa e informativa e che l’uso di risorse liquide non tracciabili solleva interrogativi.
Il senatore ha ricordato di aver presentato un’interrogazione a luglio scorso, in cui faceva riferimento all’attivismo estero del governo russo e alla missione “Dalla Russia con amore” avviata durante la pandemia nella provincia di Bergamo. Borghi ha sottolineato che l’ambasciata russa è oggetto di accertamenti da parte dell’Unità di antiriciclaggio per movimenti sospetti sui propri conti correnti, concomitanti con la crisi russo-ucraina.
Nell’interrogazione, Borghi ha evidenziato alcuni movimenti finanziari sospetti, come il versamento di circa 400.000 dollari su uno dei conti dell’ambasciata e il successivo trasferimento della stessa cifra sul conto in euro, seguito da prelievi in contanti. Ha anche menzionato la consegna di 6.000 banconote da 100 euro, per un valore totale di 600.000 euro, e le movimentazioni di un milione di euro in contanti nell’ultimo trimestre del 2022. Borghi ha chiesto ai ministri se fossero a conoscenza di questi fatti e quali iniziative avessero intenzione di adottare per accertare la regolarità delle movimentazioni finanziarie della Russia in Italia e prevenire trasferimenti di denaro illecito con l’intento di destabilizzare l’Italia e l’Unione europea.