Massacro Circeo: Chi Vive Oggi nella Casa? Scopri Tutto sulla Storia e l’Attuale Proprietà di Villa Moresca
La villa del terrore: il mistero dell’acquirente
Questa sera, martedì 14 novembre, andrà in onda la prima puntata di “Circeo”, la docu-serie dedicata al tragico massacro avvenuto 78 anni fa. La storia ruota attorno a Rosaria Lopez e Donatella Colasanti, due giovani studentesse romane che furono vittime di un terribile crimine. Le ragazze furono attirate con l’inganno nella villa di tre giovani della Roma bene: Gianni Guido, Angelo Izzo e Andrea Ghira. Dopo essere state minacciate e costrette a spogliarsi, le ragazze vennero violentate e seviziate per 36 ore consecutive. Rosaria morì affogata nella vasca, mentre Donatella riuscì a salvarsi fingendosi morta.
Il destino della villa del terrore
Dopo il tragico evento, la villa, di proprietà della famiglia Ghira, rimase sfitta per anni. Successivamente, la struttura fu venduta e circolano diverse versioni su chi ne sia diventato il nuovo proprietario. Secondo alcune ricostruzioni, la madre di Andrea Ghira la vendette a un’anziana piemontese, che a sua volta la lasciò in eredità al figlio, un architetto anziano. Altri sostengono che la villa sia stata acquistata da una signora tedesca o da un militare. Chi vive nelle vicinanze afferma che la villa ha un aspetto trascurato, ma si ritiene improbabile che sia completamente abbandonata. È possibile che i misteriosi acquirenti la utilizzino in determinati periodi dell’anno.
La casa di Donatella Colasanti diventa un centro antiviolenza
La casa di Donatella Colasanti, una delle vittime del massacro del Circeo, è stata destinata a un nobile scopo. Dopo la morte di Donatella nel 2005, suo fratello Roberto ha deciso di trasformare l’abitazione di Sezze in un consultorio o una “casa delle donne”. Questo luogo sarà un punto di riferimento per le vittime di violenza, affinché nessuna di loro si senta sola e abbandonata. Donatella trovava rifugio in quella casa, un luogo sicuro dove sentirsi protetta dal mondo esterno. Roberto Colasanti ha dichiarato che sua sorella si è sempre battuta per ottenere giustizia e che voleva utilizzare la sua casa per aiutare altre donne vittime di violenza. Tre anni fa, la casa di Donatella Colasanti è diventata ufficialmente un centro antiviolenza, un gesto simbolico che ha coinciso con il ricordo del tragico massacro del Circeo, che ha sconvolto l’opinione pubblica italiana.