Carne sintetica in Parlamento: Il dibattito sul suo utilizzo e l’assenza di una legislazione specifica
La carne sintetica vietata alla Camera e al Senato: il questore Paolo Trancassini si oppone
Il questore meloniano di Montecitorio, Paolo Trancassini, ha espresso il suo netto rifiuto riguardo all’ipotesi di introdurre la carne sintetica nei pasti dei parlamentari. “Escludo categoricamente questa possibilità”, ha dichiarato Trancassini all’Adnkronos. Ha inoltre sottolineato che, finché ricoprirà il ruolo di questore, tale pratica non avverrà né alla Camera né nei punti di ristoro presenti nell’edificio.
Trancassini ha ricordato che attualmente è in discussione una legge che vieta l’utilizzo di alimenti prodotti in laboratorio, e che si sta combattendo per promuovere i prodotti Made in Italy. Si riferisce al disegno di legge che proibisce la produzione, il consumo e la commercializzazione di alimenti e mangimi ottenuti da colture cellulari, come la carne sintetica. Questo provvedimento è attualmente in fase di approvazione a Montecitorio e si prevede che venga approvato definitivamente il 16 novembre.
Dubbi sul disegno di legge che vieta la carne sintetica: possibile procedura di infrazione dell’UE
L’approvazione definitiva del disegno di legge che vieta la produzione e l’utilizzo di carne sintetica in Italia potrebbe essere messa in discussione. Secondo indiscrezioni di stampa, gli uffici giuridici del Quirinale stanno valutando attentamente il provvedimento, poiché potrebbe comportare una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea. Inoltre, i deputati di +Europa hanno annunciato l’intenzione di presentare una pregiudiziale di costituzionalità, sostenendo che la legge viola le norme europee sul mercato comune e il principio della libertà di impresa garantito dalla Costituzione italiana.
Il disegno di legge, già approvato dal Senato a luglio, è composto da sette articoli e mira a vietare la produzione e la commercializzazione di alimenti e mangimi ottenuti da colture cellulari o tessuti derivanti da animali vertebrati. L’obiettivo principale della legge è garantire la tutela della salute umana e preservare il patrimonio agroalimentare italiano, considerato di rilevanza strategica per l’interesse nazionale. Inoltre, il testo fa riferimento al principio di precauzione, vietando l’utilizzo di alimenti e mangimi ottenuti da colture cellulari o tessuti animali e vietando anche la denominazione di carne per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali.
Sanzioni per la produzione e la vendita di carne sintetica
Il disegno di legge prevede sanzioni pecuniarie per chiunque produca o venda alimenti sintetici. Le sanzioni vanno da un minimo di 10.000 euro fino a un massimo di 60.000 euro o il 10% del fatturato annuo totale. Tuttavia, la sanzione non può superare i 150.000 euro. L’obiettivo di queste sanzioni è scoraggiare la produzione e la commercializzazione di cibi sintetici, considerati un reato secondo la legge proposta.