Filca Cisl Roma, Nicola Capobianco confermato segretario generale

(Adnkronos) – Nicola Capobianco è stato confermato segretario generale della Filca (Federazione italiana lavoratori costruzioni ed affini) Cisl di Roma al termine del dodicesimo congresso della categoria degli edili della Cisl tenutosi oggi a Roma. Confermati anche gli altri due membri di segreteria, Marco Antinelli ed Alessandro Rinaldi. Capobianco 48 anni, sposato e laureato in scienze politiche, è componente della segreteria romana dal 2010 ed era stato eletto segretario generale il 12 Luglio 2019. Capobianco nel suo intervento ha parlato del Giubileo 2025 e dei fondi Pnrr come un’occasione di rilancio della città. Perché ciò avvenga però la Capitale deve avere fondi strutturali che vadano oltre Superbonus, Giubileo e fondi Pnrr. Fondamentale è poi potenziare la macchina amministrativa che ha bisogno di più personale e risorse. Roma deve avere una programmazione certa e costante negli anni, non vivere solo di grandi eventi e deve rafforzare le infrastrutture della mobilità, che sono necessarie per collegare le periferie.  La Roma del futuro non può prescindere dalla rigenerazione delle periferie, troppo spesso abbandonate e penalizzate. Connessioni con il centro urbano, transizione energetica e digitale, spazi di vivibilità sociale, devono trovare allocazione certa negli investimenti futuri. Perché ciò avvenga, per Capobianco, la Capitale deve dotarsi di un Assessorato che si occupi delle Periferie con fondi ad hoc. La Periferia di Roma costituisce una parte sostanziale della città. Tale è stato il suo sviluppo negli ultimi 15-20 anni che oggi costituisce la parte preponderante della città. Se si considera che il centro si sta progressivamente svuotando di abitanti residenti (secondo i dati dell’Anagrafe del Campidoglio negli ultimi dieci anni del 38%) e si sta trasformando in un distretto del turismo e del commercio, la periferia diventa veramente la parte più consistente della città. Roma è la sua periferia. Allo stesso tempo le periferie sono anche luoghi vitali dove una presenza di forze sociali esprime uno sforzo di riappropriazione della città e dei luoghi di vita. Questo protagonismo sociale è molto forte ed esprime una grande azione sui territori. Ha difficoltà però a costituire un movimento comune di mobilitazione e di costruzione di politiche alternative. Ma è su questi terreni e su queste sfide che si gioca un possibile futuro delle periferie romane, bisogna recuperare il tempo perduto coinvolgendo attivamente anche i comitati di quartiere che sono le sentinelle del territorio.  "I lavori per il Giubileo 2025 – ha spiegato – hanno messo a dura prova la macchina organizzativa capitolina ma allo stesso tempo hanno permesso di sperimentare una condivisione concertativa preventiva territoriale, con la sottoscrizione di due protocolli che hanno permesso di costituire due cabine di regia permanenti nell’ambito dei cantieri giubilari , con l’obiettivo di monitorare l’intera catena degli appalti. L’esperienza positiva dei due protocolli firmati con il Campidoglio, la Prefettura e la parte datoriale sul Giubileo 2025 ha avuto come obiettivo il pieno rispetto dei contratti di categoria e della legalità del lavoro contro i subappalti a cascata e il dumping contrattuale, con la centralità del contratto collettivo dell’edilizia nella realizzazione delle opere giubilari e degli enti bilaterali edili per quanto riguarda la formazione, la vigilanza, il controllo e la trasparenza dell’intera filiera coinvolta nelle opere giubilari. L’esperienza positiva ci porta ad insistere a chiedere un patto per la città. Allo stesso tempo chiediamo di estendere i protocolli esistenti a tutti gli appalti pubblici del Comune ed un maggior coinvolgimento nel confronto sulla programmazione ordinaria e straordinaria. In particolare su tre macro temi di interesse strategico per la città: programmazione urbanistica, edilizia residenziale pubblica, costruzione e manutenzione stradale".  "Lo stato in cui versano le arterie stradali della città – ha ricordato Capobianco – rappresenta di fatto un costo troppo alto per la cittadinanza, anche in termini di vite umane. Allo stesso modo la manutenzione del patrimonio scolastico è inadeguata. Occorre dare corso a puntuali e costanti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, affidando i lavori con metodo controllato e trasparente. Ma anche la qualità degli interventi deve mutare: gli interventi stradali non devono limitarsi alla ripavimentazione dei primi cm di asfalto, ma andare più in profondità. Serve una strategia più ampia ed organica che riguarda anche e soprattutto la rete municipale".  "L’85% delle strade romane (la viabilità secondaria) – ha aggiunto – sono di competenza dei municipi, bisogna dare la possibilità di potersene occupare, con aumento dei fondi e fornendo loro strumenti di gestione efficaci. Riteniamo che sia necessario un decentramento reale di poteri, competenze e risorse a livello territoriale, insieme ad una legge nazionale speciale per Roma Capitale ed un grande investimento che coinvolga la macchina amministrativa. Serve un nuovo modello innovativo, un sistema che tenga conto delle specificità di ogni strada e che coinvolga attivamente i municipi e l’Assessorato ai Lavori Pubblici nella programmazione e nella definizione delle priorità. Roma merita strade sicure, degne di una capitale europea".  "Per il grande lavoro da fare per il bene della nostra città, cominciando anche a programmare per il prossimo Giubileo del 2033 – ha sottolineato il segretario generale Capobianco – proponiamo la creazione di un tavolo permanente con tutti i soggetti interessati, per mettere al centro la Roma del futuro. La sfida dei prossimi anni sarà come qualificare il settore attraverso percorsi specifici che riguardano la formazione ed i lavoratori".  "L’esperienza positiva – ha ricordato – dei due protocolli firmati con il Campidoglio, la Prefettura e la parte datoriale sul Giubileo 2025 ha avuto come obiettivo il pieno rispetto dei contratti di categoria e della legalità del lavoro contro i subappalti a cascata e il dumping contrattuale, con la centralità del contratto collettivo dell’edilizia nella realizzazione delle opere giubilari e degli enti bilaterali edili per quanto riguarda la formazione, la vigilanza, il controllo e la trasparenza dell’intera filiera coinvolta nelle opere giubilari. La concertazione resta lo strumento principe perché ottengano vantaggi lavoratori, imprese, cittadini. Oggi abbiamo lanciato delle proposte concrete, perché come dice il tema del nostro congresso, bisogna avere il coraggio della partecipazione, ce lo chiedono i nostri 15.314 iscritti che hanno avuto fiducia nel nostro modo di fare sindacato e ci spingono a migliorare ed innovare il nostro settore".  —lavoro/sindacatiwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Occhioche.it -Ktp.Agency - Copyright 2024 © Tutti i diritti riservati. Giornale Online di Notizie di KTP.agency | Email: info@ktp.agency | CoverNews by AF themes.