Affitti a Milano: fino a 800 euro per una stanza, Sala scontento del governo
Caro affitti, più case per i turisti a Milano: il sindaco Sala chiede più controlli
Il ritorno in università per migliaia di studenti porta con sé anche il problema del caro affitti. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha criticato il governo nazionale, affermando che nonostante le parole della ministra Santanché, ancora non sono state attuate le nuove regole per frenare gli affitti brevi. Secondo gli esperti, questi affitti limitano l’offerta di case nelle grandi città e fanno aumentare i prezzi degli affitti.
Negli ultimi mesi, il numero di case in affitto su piattaforme come Airbnb è addirittura aumentato a Milano, passando da 20mila a 23mila. Sala ha fatto appello al governo affinché segua l’esempio di altri Paesi come New York, dove esiste un limite di 20mila appartamenti per gli affitti brevi. Non si tratta di penalizzare i proprietari che affittano le loro case, ma di contrastare chi ha accumulato diverse proprietà per metterle tutte sul mercato.
Le case destinate agli affitti brevi continuano a crescere, mentre la politica ancora discute su come risolvere il problema. Secondo le stime del Comune di Milano riportate da Repubblica, il numero di appartamenti in affitto su piattaforme come Airbnb è aumentato del 15% in pochi mesi. L’assessore alla Casa Pierfrancesco Maran ha spiegato che questo aumento è coerente con l’aumento del numero di turisti a Milano, che è del 30% rispetto al 2019. Molte di queste case potrebbero essere messe a disposizione di studenti e lavoratori che necessitano di alloggi a lungo termine, ma per farlo è necessaria una normativa nazionale. Fino ad ora, solo Venezia ha ottenuto il via libera dal governo per una maggiore autonomia in questo senso.
Nonostante le proteste degli studenti universitari, la questione del caro affitti rimane irrisolta e i prezzi continuano a salire. A Milano, ad esempio, ci sono circa 3mila stanze disponibili sui principali portali online, ma solo 600 hanno un canone mensile inferiore a 700 euro. Questa situazione ha spinto molti a diffidare dei grandi portali e a iscriversi a gruppi Facebook dedicati agli affitti, come “Milano appartamenti e stanze in affitto”, che conta oltre 200mila iscritti. Anche in questi gruppi, però, i prezzi sono molto alti: ad esempio, una stanza singola con letto matrimoniale a Porta Venezia costa 770 euro, mentre a Città Studi, una delle zone più frequentate dagli studenti, si sale fino a 850 euro.
La questione del caro affitti sta diventando sempre più pressante, e molti chiedono interventi concreti da parte del governo per affrontare il problema. Nel frattempo, gli studenti e i lavoratori che cercano una casa a Milano devono fare i conti con prezzi sempre più alti e con una domanda che supera di gran lunga l’offerta disponibile.