Amnesty chiede al Pentagono di fermare la fornitura di munizioni a Israele: una richiesta dettagliata

Stop alla fornitura di munizioni di artiglieria all’esercito israeliano impegnato nella campagna militare a Gaza

Decine di associazioni civili e religiose americane, tra cui Amnesty, Oxfam e Center for Civilians in Conflict, hanno inviato una lettera al Pentagono chiedendo di interrompere la fornitura di munizioni di artiglieria all’esercito israeliano impegnato nella campagna militare a Gaza. Secondo le organizzazioni, questa decisione metterebbe a rischio la protezione dei civili, il rispetto della legge umanitaria internazionale e la credibilità dell’amministrazione Biden.

La lettera, indirizzata al segretario alla Difesa Lloyd Austin, esprime preoccupazione per il piano del Pentagono di fornire all’esercito israeliano munizioni da artiglieria da 155mm, conservate in un arsenale speciale di armi americane in Israele. Queste munizioni, secondo le organizzazioni, hanno causato la morte e il ferimento di centinaia di civili in passate operazioni militari israeliane a Gaza.

Le organizzazioni ricordano che il governo americano ha firmato una dichiarazione internazionale nel 2022 per limitare l’uso di armi esplosive in aree urbane. Inoltre, sottolineano che Israele ha utilizzato decine di migliaia di munizioni di artiglieria in conflitti passati con Hamas.

Il sostegno incondizionato degli Stati Uniti ad Israele è stato messo sotto accusa non solo dalle organizzazioni umanitarie, religiose e della società civile, ma anche da un ampio movimento di protesta nei campus universitari. Anche all’interno del partito democratico ci sono dubbi e critiche sulla politica dell’amministrazione Biden, con alcuni deputati che accusano il presidente di essere complice di un “genocidio”.

Un gruppo di 26 senatori democratici ha chiesto al presidente di assicurare che il sostegno ad Israele sia basato su una strategia prudente e che gli aiuti futuri siano subordinati alla protezione dei civili. Si chiede anche maggiore trasparenza riguardo all’assistenza militare fornita a Israele.

Il Pentagono ha risposto alle critiche affermando di essere fiducioso nella propria capacità di gestire la necessità di sostenere contemporaneamente Israele, l’Ucraina e la strategia di difesa nazionale. Tuttavia, le richieste di fermare la fornitura di munizioni di artiglieria all’esercito israeliano continuano ad aumentare.

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