approva misure più rigide.

Dopo la visita di Ursula von der Leyen a Lampedusa, il governo italiano si prepara a prendere misure più severe sull’immigrazione. La premier Giorgia Meloni ha confermato che al Consiglio dei ministri verrà presentata una norma per estendere il periodo massimo consentito di trattenimento dei migranti irregolari in Italia, al fine di facilitare i rimpatri. Attualmente, il periodo di reclusione all’interno dei Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) è di 12 mesi, ma verrà esteso a 18 mesi, il massimo consentito dalle regole europee.

Meloni ha anche raccomandato al Ministero della Difesa di iniziare immediatamente la costruzione di nuove strutture necessarie per questo scopo. Il governo vorrebbe avere almeno un Cpr in ogni regione, come già previsto nel decreto Cutro. Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha sottolineato l’importanza dei Cpr per le politiche di sicurezza e di gestione coerente, esprimendo l’obiettivo di rafforzare questa rete. Tuttavia, rimane da vedere come e quando queste strutture potranno essere realizzate. Nel frattempo, le opposizioni criticano l’approccio securitario del governo e alcuni sollevano dubbi sulla costituzionalità del provvedimento che estenderà i termini di detenzione dei migranti. Inoltre, è importante ricordare che le attività di rimpatrio richiedono accordi bilaterali, che spesso non esistono.

Nel provvedimento atteso per oggi potrebbero essere incluse anche misure dedicate alle donne e ai bambini, come ad esempio la creazione di “hotspot” specifici. La premier Meloni ha affermato di essere sempre stata favorevole a misure dedicate a loro e che saranno incluse nel decreto in arrivo.

Questa è la prima risposta interna alla recente crisi che ha colpito Lampedusa, con la presenza di oltre 7.000 migranti sull’isola, la cifra più alta mai registrata. Tuttavia, molto altro dovrà essere fatto a livello europeo. Durante il suo viaggio verso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha sottolineato l’importanza di una soluzione diplomatica: la necessità di accordi con i paesi africani. Ha anche sottolineato che le operazioni navali possono svolgere un ruolo deterrente, ma è fondamentale concentrarsi sulla diplomazia.

Inoltre, dopo aver ricevuto la solidarietà di Emmanuel Macron, Roma attende oggi l’arrivo del ministro degli Interni francese Gerald Darmanin, che si incontrerà con il suo omologo Matteo Piantedosi. Darmanin ha dichiarato che la Francia aiuterà l’Italia a preservare i suoi confini per impedire alle persone di arrivare, ma ha chiarito che Parigi non accoglierà i migranti che non hanno ottenuto lo status di rifugiato. Ha anche sottolineato l’importanza di applicare le regole europee per coloro che sono arrivati in Italia, come concordato qualche mese fa.

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