Arnaldi ai quarti di finale nell’Atp di Pechino, Sonego eliminato da Humbert
Esordio contrastante per gli italiani nell’Atp di Pechino 2023. Lorenzo Sonego si è arreso al terzo set contro il francese Ugo Humbert, mentre Matteo Arnaldi ha continuato il suo momento positivo sconfiggendo Jeffrey John Wolf con una prestazione solida.
Per Sonego non è stato un sedicesimo di finale semplice, dato che si è trovato di fronte un avversario ostico come Humbert, soprattutto su cemento. Il primo set è scivolato via senza particolari intoppi fino al momento cruciale, quando Sonego ha avuto l’opportunità di servire per il set. Purtroppo, il francese ha annullato il punto e Sonego non è riuscito a sfruttare l’occasione. Nonostante ciò, il torinese ha tenuto il servizio successivo senza problemi. Nel decimo game, però, Sonego ha perso un delicato servizio a 15, consentendo ad Humbert di chiudere il set 7-5. Nel secondo set, Sonego ha iniziato male perdendo subito il servizio e Humbert si è portato sul 2-0. Tuttavia, Sonego ha reagito e ha ribaltato completamente il risultato, vincendo il set per 6-3. Purtroppo, nel terzo set Sonego ha avuto un cattivo avvio e ha concluso il match con un sonoro 6-0 a favore di Humbert, che ora attende il vincitore tra Rublev e Norrie.
Per Arnaldi, invece, gli ottavi di finale dell’Atp di Pechino si prospettano interessanti, con un potenziale pericolo come Tsitsipas. Nonostante fosse dato sfavorito dai bookmakers contro Wolf, Arnaldi ha dimostrato di essere in grande forma in questo match d’apertura. Entrambi i giocatori erano arrivati dalle qualificazioni, ma Arnaldi si è rivelato molto più in forma del suo avversario. Non c’è stata partita, con Arnaldi che ha rubato il servizio a Wolf nel terzo game del primo set e ha chiuso il conto con due break, vincendo per 6-2. Nel secondo set, Arnaldi ha continuato a dominare, mettendo a segno due break all’inizio e vincendo nuovamente per 6-2. Nonostante l’incertezza del prossimo avversario tra Jarry e Tsitsipas, c’è fiducia nel percorso di Arnaldi, dato il suo stato di forma attuale che dovrebbe preoccupare sia il greco che il cileno.