Aumenta del 60% il numero di minori soli arrivati in Italia, secondo l’Unicef
Più di 11.600 ragazzi stranieri non accompagnati hanno attraversato il Mediterraneo per raggiungere l’Italia tra gennaio e metà settembre di quest’anno. Questo numero rappresenta un aumento del 60% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando circa 7.200 minori non accompagnati o separati hanno compiuto il pericoloso viaggio. I dati sono stati forniti dall’Unicef durante una conferenza stampa, tenutasi ieri a Lampedusa, dove il numero di arrivi ha raggiunto il picco questo mese con 4.800 persone in un solo giorno.
L’Unicef ha denunciato che il numero di migranti morti o dispersi durante il tentativo di attraversare il Mediterraneo quest’estate è tre volte superiore rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. “Il Mar Mediterraneo è diventato un cimitero per i bambini”, ha dichiarato l’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia. Durante i mesi di giugno, luglio e agosto di quest’anno, almeno 990 persone, tra cui bambini, hanno perso la vita nel Mediterraneo centrale, tre volte di più rispetto allo stesso periodo del 2022, quando almeno 334 persone persero la vita.
Questi numeri allarmanti evidenziano la grave situazione che i minori migranti stanno affrontando nel tentativo di raggiungere l’Europa. Molti di loro sono costretti a intraprendere un viaggio pericoloso e incerto, spesso privi di assistenza e supporto adeguati. L’Unicef ha sottolineato la necessità di migliorare la protezione e l’assistenza per questi ragazzi vulnerabili, garantendo loro un accesso sicuro e legale all’Europa.
La situazione nel Mediterraneo continua a peggiorare e richiede una risposta urgente e coordinata. È fondamentale che i paesi europei lavorino insieme per trovare soluzioni a lungo termine per affrontare le cause profonde della migrazione e per garantire la protezione e l’accoglienza adeguata dei minori non accompagnati. Solo così potremo evitare che il Mediterraneo diventi un cimitero per i bambini e offrire loro un futuro migliore.