“Boomers, sesso e pillola anticoncezionale: tutto quello che devi sapere”
Amore libero: la libertà che non si può capire
L’idea di “amore libero” può sembrare allettante, ma quanto realmente libero può essere? Purtroppo, l’aggettivo “libero” associato all’amore non può essere compreso appieno, almeno non come noi Boomers abbiamo avuto il privilegio di sperimentare senza preoccupazioni.
Le generazioni successive sono state colpite da una serie di nuvole oscure sotto forma di epidemie e pandemie, che hanno impedito quella serenità spensierata e gioiosa di chi ha vissuto negli anni dell’affermazione della gioventù.
Coloro che sono venuti prima, diciamo negli anni ’50, appartenevano a un’epoca in bianco e nero e, appena superata l’adolescenza, per un strano sortilegio diventavano subito vecchi, trasformandosi in piccoli cloni dei loro genitori, con acconciature e abiti già pronti per entrare a pieno titolo nel mondo degli adulti.
Poi sono arrivati i Beatles, i Rolling Stones, le minigonne e soprattutto la diffusione della pillola anticoncezionale, una vera rivoluzione che ha liberato ogni desiderio sessuale come per magia.
Non che prima non ci fossero desideri, ma solo grazie a questa meritoria scoperta tutte le deviazioni dal percorso stabilito dalla famiglia non venivano più ostacolate da gravi incidenti che toglievano ogni voglia di trasgressione.
Le condanne morali, i divieti e i vari marchi di infamia che colpivano in particolare le giovani ragazze si sono dissolti come neve al sole. I genitori e la comunità continuavano a lanciare le loro critiche, ma il volume della musica rock era così alto che nessuno li sentiva più.
Arrivare vergini al matrimonio non era più l’unica strada per sopravvivere, e anche il matrimonio stesso era solo una delle tante opzioni, da praticare sicuramente dopo aver inseguire vari sogni e consumato molte esperienze, tra cui il sesso era sicuramente in cima alla lista.
La nostra educazione sessuale non si basava sullo studio anatomico dei video di You Porn, ma era qualcosa di spontaneo. Per quanto mi riguarda, mia madre non mi aveva insegnato nulla, ma non posso biasimarla perché lei stessa non sapeva nulla.
A quel tempo, né prima né dopo, e a volte nemmeno durante il matrimonio, si andava oltre i rudimenti più basilari e l’amore libero era concesso solo ai padri.
Ma per nostra fortuna arrivavano da oltreoceano rari filmati di festival come Woodstock, dove una folla di coetanei si accoppiava allegramente dopo aver giocato nella melma. Vedevamo per la prima volta la nudità senza pudore.
L’amore libero non aveva giudizio estetico o stereotipi normativi da seguire. Il problema era piuttosto: dove praticare questa nuova libertà superando le proibizioni dell’Italia bigotta? Le case di famiglia erano off limits, tranne in alcuni rari momenti in cui i nostri genitori partivano per il weekend, con la minaccia però di poter tornare in qualsiasi momento.
Non restavano che le prime automobili di qualche diciottenne appena patente. E prima dell’invenzione del cambio automatico, vi assicuro che non è stato facile lasciarsi andare all’ebbrezza della passione.
Ora capite perché molti Boomers, quando incrociano una vecchia 2CV o una Renault 5 pronta per la demolizione, non possono fare altro che sospirare di nostalgia.