Caccia ai superlatitanti dopo la presunta morte di Messina Denaro

Con la morte del boss mafioso Matteo Messina Denaro, avvenuta il 25 settembre, rimangono ancora tre superlatitanti nel mirino delle forze dell’ordine e degli inquirenti. Questi sono Giovanni Motisi, Attilio Cubeddu e Renato Cinquegranella.

Giovanni Motisi, 64 anni, originario di Palermo, è ricercato dal 1998 per omicidi e dal 2001 per associazione di tipo mafioso, oltre ad altri reati. È stato condannato all’ergastolo. Le autorità internazionali hanno emesso un mandato di cattura il 10 dicembre 1999. Motisi è noto come ‘u Pacchiuni’ ed era il capo del mandamento Pagliarelli. È ricercato anche per il suo coinvolgimento nell’omicidio di Ninni Cassarà, capo della squadra mobile di Palermo e stretto collaboratore di Giovanni Falcone.

Attilio Cubeddu, 76 anni, originario di Arzana (Nuoro), è ricercato dal 1997 per non essere tornato in prigione dopo un permesso. È accusato di sequestro di persona, omicidio e lesioni gravissime. Le autorità internazionali hanno emesso un mandato di cattura il 18 marzo 1998. Cubeddu era membro dell’Anonima Sequestri e ha partecipato a rapimenti noti negli anni ’80, tra cui quello di Giuseppe Soffiantini.

Renato Cinquegranella, 74 anni, è un camorrista napoletano ricercato dal 6 ottobre 2002 per associazione a delinquere di tipo mafioso, concorso in omicidio, detenzione e porto illegale di armi, estorsione e altri reati. Anche per lui è stato emesso un mandato di cattura internazionale il 7 dicembre 2018.

Le forze dell’ordine e gli inquirenti stanno continuando i loro sforzi per catturare questi tre superlatitanti, che rappresentano ancora una minaccia per la sicurezza pubblica.

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