Calenda, il Pd ha bisogno di riformisti coraggiosi che si separino

Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha commentato oggi a Genova l’entrata nel suo partito di una trentina di ex membri del Partito Democratico (Pd) liguri, tra cui Pippo Rossetti e Cristina Lodi. Calenda ha dichiarato che nonostante il loro arrivo, il suo partito è ancora troppo piccolo per fare calciomercato politico, poiché rappresenta soltanto il 4,5% degli elettori. Secondo il politico, le persone che hanno deciso di unirsi ad Azione lo hanno fatto per motivi ideali, non per ottenere posizioni di potere.

Inoltre, Calenda ha parlato della richiesta di un partito veramente riformista, repubblicano e liberal democratico, affermando che se i riformisti del Pd avessero il coraggio di costruirlo, sarebbero in vantaggio rispetto ad Azione. Secondo lui, i riformisti del Pd dovrebbero evitare di rimanere all’interno del partito solo dicendo di non essere d’accordo e di aspettare il prossimo segretario che potrebbe arrivare solo nel 2074.

Il leader di Azione ha sottolineato che nonostante la sua piccola dimensione, il partito ha un’importante visione politica e un obiettivo chiaro. L’entrata di nuovi membri è quindi vista come un rinforzo di questo percorso, piuttosto che come una mossa strategica per accumulare potere.

In conclusione, Calenda ha affermato che Azione non è interessata a fare calciomercato politico, poiché non ha posti da promettere. Il suo partito è guidato da ideali e mira a presentarsi come un’alternativa riformista nel panorama politico italiano. Nonostante la sfida di crescere in un sistema politico ben consolidato, Azione continua a lavorare per sviluppare una visione politica chiara e vincente.