Cellule cerebrali cruciali per memoria, apprendimento e movimento: una nuova scoperta
Nel nostro cervello, è stato scoperto un tipo di cellule finora sconosciuto che svolge un ruolo cruciale nella memoria, nell’apprendimento e nel movimento. Questa scoperta è stata pubblicata su ‘Nature’ da uno studio internazionale, nel quale l’Italia ha avuto un ruolo di primo piano. Gli autori hanno identificato una terza tipologia di cellule cerebrali, chiamate astrociti glutammatergici, che si trovano a metà strada tra i neuroni e la glia, una struttura di supporto del cervello. La scoperta di queste nuove cellule sarà estremamente utile per comprendere i meccanismi che portano allo sviluppo di diverse patologie neurologiche e per sviluppare nuove terapie che possano influenzare il decorso di malattie cerebrali.
Lo studio è stato diretto da Andrea Volterra, professore emerito dell’Università di Losanna e visiting faculty al Wyss Center for Bio and Neuroengineering di Ginevra. La seconda autrice dell’articolo è Ada Ledonne, una farmacologa e neuroscienziata che attualmente lavora all’Università di Roma Tor Vergata e all’Irccs Santa Lucia, nel laboratorio di Neurologia sperimentale diretto dal professor Nicola Biagio Mercuri.
Gli scienziati hanno individuato una particolare tipologia di astrociti, che sono una parte della glia, la quale fornisce struttura, nutrimento e regola l’ambiente encefalico. Questi nuovi astrociti sono diversi da quelli già conosciuti perché presentano caratteristiche neuronali e sono in grado di rilasciare il neurotrasmettitore glutammato. Queste cellule si collocano a metà strada tra le cellule gliali e le cellule neuronali, rappresentando quindi una terza categoria di cellule necessaria per il corretto funzionamento del cervello.
Secondo Ledonne, gli astrociti glutammatergici influenzano l’attività neuronale, la neurotrasmissione e la plasticità sinaptica in importanti circuiti cerebrali, come il circuito cortico-ippocampale e il sistema dopaminergico nigrostriatale. Questo ha implicazioni nella regolazione dei processi di apprendimento e memoria, del controllo del movimento e dell’insorgenza di crisi epilettiche. Inoltre, è stato evidenziato che gli astrociti glutammatergici svolgono un ruolo importante nel controllo del circuito cerebrale che regola il movimento, il sistema dopaminergico nigrostriatale, il cui malfunzionamento è alla base della malattia di Parkinson.
Le cellule scoperte sono coinvolte nei meccanismi di plasticità sinaptica neuronale, che regolano la forza della comunicazione tra i neuroni. Gli astrociti glutammatergici sembrano essere essenziali per una forma di plasticità chiamata potenziamento a lungo termine, che è alla base dei processi di apprendimento. Interferendo con la loro funzione nei modelli sperimentali, si è osservato un danneggiamento della memoria.
Secondo gli studiosi, l’identificazione di questa nuova tipologia di cellule cerebrali risolve le precedenti controversie sulla capacità degli astrociti di rilasciare trasmettitori. Questa scoperta rappresenta un notevole avanzamento nella nostra comprensione dei meccanismi di funzionamento del cervello.
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