Come il governo intende finanziare la Manovra: Deficit, privatizzazioni e spending review
Il governo Meloni ha individuato un tesoretto di circa 23,5 miliardi di euro per i prossimi tre anni al fine di sostenere i redditi medio-bassi. Nonostante l’aumento del deficit possa non piacere all’Europa, il governo intende utilizzare questa risorsa in modo responsabile per ridurre l’indebitamento netto strutturale. I principali obiettivi della Manovra includono l’anticipazione dell’adeguamento Istat delle pensioni previsto nel 2024, il taglio al cuneo fiscale per i dipendenti con redditi fino a 35.000 euro, la riduzione delle aliquote Irpef da quattro a tre e il sostegno alle famiglie numerose. Altre misure che il governo intende perseguire sono il mantenimento della flat tax per partite Iva e professionisti con ricavi inferiori a 85.000 euro e il rinnovo del contratto del pubblico impiego, con particolare attenzione al settore sanitario.
Per finanziare il proprio programma, il governo prevede di trovare risorse extra e aumentare il PIL dal 1% all’1,2%. Questo aumento dovrebbe essere favorito dalle misure di sostegno al reddito che genererebbero un aumento dei consumi delle famiglie. Circa 20 miliardi di euro dovrebbero arrivare dalle privatizzazioni nel 2024, mentre si prevede di ottenere circa 2 miliardi di euro attraverso il taglio della spesa nella pubblica amministrazione. Inoltre, si prevede una riduzione delle detrazioni fiscali e dei sussidi alle imprese e alle famiglie per far fronte all’aumento dei costi dell’energia. Queste misure, insieme ai rinnovi contrattuali nel settore pubblico e agli investimenti pubblici, dovrebbero consentire di trovare le risorse necessarie.
Il governo Meloni si impegnerà nelle prossime settimane nella definizione della legge di bilancio, prendendo come riferimento la Nadef, che indica la direzione e gli obiettivi del governo. Nonostante il costo del Superbonus, il governo spera di sbloccare ulteriori risorse riducendo i sussidi alle imprese e alle famiglie. Gli aiuti saranno mirati sulle famiglie più fragili.