Consolidare la filiera agroalimentare: la chiave per il successo globale

Il modello di filiera che abbiamo visto oggi è l’unico che rende competitiva l’industria agroalimentare italiana a livello globale. Abbiamo superato la fase in cui la produzione agricola era contrapposta alla trasformazione industriale e abbiamo capito che solo lavorando insieme possiamo avere successo. L’accordo a lungo termine, i prezzi garantiti e la disponibilità di ogni fase della filiera a fare dei sacrifici per garantire prezzi competitivi nel mercato sono l’unica scelta vincente. Questo è stato affermato da Luigi Scordamaglia, Amministratore Delegato di Filiera Italia, durante l’evento “Il valore degli accordi di filiera integrata in agricoltura”, organizzato dal centro studi Divulga a Roma presso Palazzo Rospigliosi. Durante l’evento è emerso che i coltivatori che aderiscono all’accordo di filiera tra Coldiretti e Philip Morris Italia hanno un aumento del 25% della redditività rispetto a quelli che non aderiscono.

Questa scelta premia soprattutto i giovani che hanno bisogno di sapere che possono avere un futuro nell’industria agroalimentare italiana, grazie alla remunerazione equa e alla condivisione del valore aggiunto creato. Insieme, la produzione agricola e la trasformazione, possiamo fare molto. Per la prima volta, possiamo partecipare alle negoziazioni internazionali e difendere il vero made in Italy dalla contraffazione, grazie al supporto del nostro governo. Insieme, diventiamo competitivi a livello globale e possiamo raccontare la nostra storia, spiegando che il made in Italy alimentare non è solo sinonimo di qualità e sicurezza, ma anche di sostenibilità e legame con il territorio. Solo chi riesce a consolidare la filiera può avere successo a livello globale.

Questo nuovo modello di filiera ha dimostrato di essere vincente e di offrire prospettive di crescita per l’industria agroalimentare italiana. È un approccio che mette in risalto la collaborazione tra i vari attori della filiera, dalla produzione agricola alla trasformazione industriale, riconoscendo l’importanza di ogni fase e la necessità di lavorare insieme per ottenere risultati concreti. Grazie a questo modello, l’industria agroalimentare italiana può competere con successo sul mercato globale e difendere il proprio patrimonio di qualità e tradizione.

L’evento ha sottolineato l’importanza di questi accordi di filiera integrata in agricoltura e ha evidenziato i benefici che possono derivare dalla loro adesione. I coltivatori che hanno scelto di aderire all’accordo tra Coldiretti e Philip Morris Italia hanno visto un aumento significativo della redditività, dimostrando che questo modello funziona davvero. È un’opportunità che premia soprattutto i giovani, offrendo loro un futuro nella filiera agroalimentare italiana.

In conclusione, il modello di filiera integrata è l’unico che può garantire la competitività dell’industria agroalimentare italiana a livello globale. La collaborazione tra produzione agricola e trasformazione industriale è fondamentale per ottenere risultati concreti e difendere il vero made in Italy. Questo modello premia soprattutto i giovani e offre loro un futuro nella filiera agroalimentare italiana. È un’opportunità che non possiamo permetterci di perdere se vogliamo continuare a essere leader nel settore agroalimentare.

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