“Conte critica il modello Meloni in Tunisia: le ragioni del suo dissenso”
Durante la sua visita a Lampedusa, il presidente del M5S, Giuseppe Conte, ha espresso la sua preoccupazione per la situazione critica dell’isola. Ha dichiarato di non essere mai stato così in difficoltà quando era al governo perché avevano lavorato per tempo. Ha aggiunto che gli slogan del governo attuale erano solo un bluff e non si aspettava che si arrivasse a un disastro del genere.
Conte ha anche criticato Polonia e Ungheria per aver nuovamente ostacolato i piani di redistribuzione. Ha definito la posizione di Meloni come goffaggine diplomatica e ha sottolineato che il presidente del Consiglio ha il dovere di essere trasparente e veritiero. Ha chiesto di smetterla con le promesse vuote e i bluff comunicativi. Ha sottolineato che ogni volta che c’è una pressione, diventa solo una passerella politica e non si trovano soluzioni concrete. Ha citato come esempi la situazione in Romagna, Cutro e ora a Lampedusa. Ha affermato che è necessario lavorare nei Paesi africani, ma non come è stato fatto in Tunisia.
Durante la sua visita a Lampedusa, Conte ha fatto tappa al Poliambulatorio, dove ha incontrato il responsabile della struttura e il personale che sta affrontando una situazione di emergenza a causa degli sbarchi recenti.
Conte ha sottolineato che il M5S è presente e non volta mai le spalle. Ha dichiarato di essere lì per dare un contributo e un segnale di solidarietà alla popolazione di Lampedusa, che si trova in grande difficoltà. Ha voluto raccogliere le loro istanze e comprendere le loro difficoltà, al fine di contribuire a risolvere i loro problemi legittimi. Il suo messaggio era che non li avrebbero mai abbandonati a se stessi.