Continua l’operazione “antiterrorismo” a Nagorno-Karabakh fino alla resa dei separatisti armeni
L’Azerbaigian ha dichiarato che le sue azioni militari nel Nagorno-Karabakh stanno continuando per il secondo giorno consecutivo, definendole operazioni “antiterrorismo”. Baku ha annunciato che non si fermerà fino a quando i separatisti armeni non si arrenderanno.
Da mesi, la tensione nel Caucaso meridionale è alta intorno all’enclave separatista, riconosciuta internazionalmente come parte dell’Azerbaigian. L’Azerbaigian e l’Armenia si sono scontrati in guerra l’ultima volta tre anni fa. Stamattina, il ministero della Difesa dell’Azerbaigian ha dichiarato che l’equipaggiamento militare delle forze armate armene è stato “neutralizzato”, compresi veicoli militari, artiglieria e installazioni missilistiche antiaeree.
Ieri, Baku ha ordinato alle “formazioni militari armene illegali” di consegnare le armi e di sciogliere il loro “regime illegale”. Gli armeni del Karabakh hanno lanciato un appello per un cessate il fuoco e per l’avvio dei colloqui. Tuttavia, era evidente dall’ultimatum azerbaigiano che l’obiettivo di Baku era conquistare completamente l’enclave montuosa.