Covid Italia oggi: aggiornamenti del 29 settembre
In Italia, la diffusione del Covid-19 sta crescendo lentamente e l’impatto sugli ospedali è limitato. Secondo gli esperti della Cabina di Regia dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, c’è un ulteriore rallentamento nella crescita dei nuovi casi di infezione da SARS-CoV-2 identificati e segnalati nel paese, e complessivamente il numero rimane basso. Inoltre, l’impatto sugli ospedali è contenuto.
I ceppi virali predominanti in circolazione sono i ricombinanti Omicron XBB, con una prevalenza di EG.5, in linea con quanto osservato in altri paesi europei. La situazione epidemiologica in Italia è quindi simile a quella degli altri paesi europei.
Per quanto riguarda gli ospedali, al 27 settembre il tasso di occupazione in area medica è del 4,4%, con 2.734 ricoverati, un lieve aumento rispetto alla settimana precedente (4,1% al 20 settembre). L’occupazione in terapia intensiva rimane stabile al 0,9%, con 82 ricoverati rispetto all’1,0% al 20 settembre. È importante notare che i tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l’età, con i valori più elevati nella fascia d’età oltre i 90 anni. Tuttavia, il tasso di ricovero in terapia intensiva rimane stabile a partire dalla fascia d’età tra i 50 e i 59 anni.
L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 19 settembre è di 0,9, in diminuzione rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica (Rt=1,08 al 12 settembre). L’incidenza dei casi diagnosticati e segnalati nel periodo dal 21 al 27 settembre è di 66 casi ogni 100.000 abitanti, in lieve aumento rispetto alla settimana precedente (61 casi ogni 100.000 abitanti).
L’incidenza settimanale è in lieve aumento nella maggior parte delle regioni italiane, ma i valori non superano i 100 casi ogni 100.000 abitanti. La regione con l’incidenza più elevata è la Campania (95 casi ogni 100.000 abitanti), mentre la più bassa è la Sicilia (18 casi ogni 100.000 abitanti).