Dieci membri del CSM sotto attacco per l’autonomia dei giudici: critiche di Meloni
Una petizione per proteggere la giudice Iolanda Apostolico, coinvolta in una controversia per non aver confermato il trattenimento di tre migranti richiedenti asilo nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr), è attualmente in corso presso il Consiglio Superiore della Magistratura (Csm). Attualmente, circa dieci consiglieri hanno firmato la petizione. Nel documento si denunciano “veri attacchi all’autonomia della magistratura” provenienti da membri della maggioranza e addirittura dal Presidente del Consiglio. Inoltre, si critica la “grave delegittimazione professionale” subita dalla magistrata.
Il documento afferma che “un provvedimento giudiziario in materia di protezione internazionale, emesso da un giudice specializzato in immigrazione presso il Tribunale di Catania, è stato oggetto di dichiarazioni da parte di membri della maggioranza parlamentare e persino del Presidente del Consiglio che, per tono e contenuto, sono veri attacchi all’autonomia della magistratura”. Il testo sottolinea che, indipendentemente dal merito del provvedimento in questione, accusare i magistrati di essere “nemici della sicurezza nazionale (…) un ostacolo alla difesa dell’ordine pubblico (…e di) attaccare le decisioni di un governo democraticamente eletto” mette in discussione il ruolo stesso della giurisdizione in uno Stato di diritto.
I firmatari osservano che tali dichiarazioni, che delegittimano gravemente il giudice autore dell’ordinanza, lo espongono a ingiusti attacchi mediatici che coinvolgono la sua sfera personale. Pertanto, chiedono con urgenza l’apertura di una pratica a tutela della magistrata.
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