Dress code scolastico: l’80% degli studenti ne è favorevole

Studentesse con i loro smartphones in un'immagine d'archivio. ANSA / FRANCO SILVI

Sembrano finiti i tempi in cui tutto era permesso a scuola. La maggior parte degli istituti sta cercando di limitare la libertà eccessiva in due aree che interessano particolarmente i giovani: l’abbigliamento e gli smartphone. Una ricerca condotta da Skuola.net ha coinvolto 1.000 ragazzi delle scuole medie e superiori e ha rivelato che oltre l’80% degli studenti deve seguire delle regole sull’abbigliamento, mentre più del 90% ha delle regole sull’uso degli smartphone. Circa 1 studente su 7 deve sottostare a divieti e prescrizioni riguardanti il proprio aspetto personale.

Il dress code è sempre stato un argomento delicato. Lasciare totale libertà rischia di permettere agli studenti di indossare abiti e accessori che potrebbero essere amati da loro ma considerati inappropriati dal corpo docente. Gli istituti scolastici hanno adottato principalmente due approcci per affrontare questo problema.

Alcuni hanno scelto di essere rigorosi e hanno stabilito delle regole specifiche sull’abbigliamento, vietando ad esempio gonne, magliette e pantaloni troppo corti. Tuttavia, solo il 25% degli studenti è soggetto a queste regole. La maggior parte delle scuole invece ha deciso di dare fiducia agli studenti, fornendo solo indicazioni “non scritte” basate sulla decenza. Circa il 60% degli studenti è interessato a queste indicazioni. Solo una minoranza, circa 1 studente su 6, può presentarsi in classe vestito come preferisce. Alcune scuole private o paritarie hanno invece scelto di introdurre una divisa scolastica, una misura adottata da oltre il 25% degli studenti di queste scuole. Anche alcuni studenti delle scuole statali sarebbero favorevoli a un abbigliamento standardizzato, circa il 30%.

Un’altra questione che sta ricevendo molta attenzione è l’uso degli smartphone a scuola. Durante l’anno scolastico precedente, il Ministero dell’Istruzione ha chiesto alle scuole di prestare attenzione a questo fenomeno. Oltre il 60% degli studenti ha delle regole esplicite sull’uso degli smartphone a scuola. Alcune scuole vietano l’uso dei telefoni in classe, a meno che non sia richiesto dal docente. Altre scuole permettono l’uso dei dispositivi solo durante le pause o i cambi d’ora. Alcune scuole hanno divieti più severi, come quello di tenere gli smartphone spenti durante l’intera giornata scolastica o di consegnarli al personale scolastico. Solo il 6% degli studenti non è soggetto a nessuna regola riguardante gli smartphone a scuola.

Tuttavia, far rispettare queste regole è un’altra storia. Solo il 16% degli studenti afferma che nessuno usa gli smartphone durante le lezioni a fini personali. Nella maggior parte dei casi, il fenomeno si presenta in diverse forme: una minoranza (35%), una maggioranza (39%) o l’intera classe (10%). Alcune scuole hanno anche regole rigide riguardanti aspetti personali come unghie finte, colori e tagli dei capelli stravaganti, piercing, cappelli e accessori vistosi. Queste regole riguardano il 15% degli studenti intervistati.

Secondo Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net, la scuola deve insegnare agli studenti a vivere in contesti sociali con determinati codici di comportamento. Tuttavia, è importante non dimenticare la dimensione pedagogica dell’istituzione, che richiede non solo regole, ma anche una spiegazione del perché queste regole devono essere seguite. Altrimenti, le regole diventano solo un modo per ingannare.

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