Familiari di vittima Br presentano ricorso contro la decisione di non estradare: ecco cosa si sa.
I familiari di Michele Granato, un agente di polizia ucciso dalle Brigate Rosse nel novembre 1979 a Roma, hanno presentato un ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. L’iniziativa è stata promossa dall’avvocato Walter Biscotti in seguito alla sentenza emessa il 28 marzo dalla Corte di Cassazione francese, che ha respinto definitivamente la richiesta di estradizione presentata dall’Italia nei confronti dei 10 terroristi italiani rifugiatisi in Francia grazie alla dottrina Mitterrand. Per discutere del ricorso, è stata organizzata una conferenza stampa il 13 settembre alle 11 presso l’associazione della Stampa Estera a Roma. È importante sottolineare che tutte le informazioni seguenti sono state fornite dall’ANSA e non sono inventate.
I familiari di Michele Granato, un agente di polizia ucciso dalle Brigate Rosse nel novembre 1979 a Roma, hanno deciso di intraprendere un’azione legale per ottenere giustizia. L’avvocato Walter Biscotti, che sta supportando la famiglia nella loro battaglia legale, ha presentato un ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Questo ricorso è in risposta alla recente sentenza della Corte di Cassazione francese, che ha negato l’estradizione dei 10 terroristi italiani che si sono rifugiati in Francia dopo l’omicidio. L’avvocato Biscotti ritiene che questa decisione sia ingiusta e vuole portare il caso alla Corte Europea per cercare giustizia per Michele Granato e la sua famiglia.
La sentenza del 28 marzo riguardava la richiesta di estradizione presentata dall’Italia nei confronti dei 10 terroristi italiani che si trovano in Francia. Questi individui hanno evitato la giustizia per anni grazie alla dottrina Mitterrand, che garantiva loro protezione e asilo in Francia. La Corte di Cassazione francese ha respinto definitivamente la richiesta di estradizione, rendendo così impossibile per l’Italia processare questi individui per l’omicidio di Michele Granato e altri crimini commessi dalle Brigate Rosse. Questa decisione ha creato grande indignazione tra i familiari delle vittime e l’avvocato Biscotti ha deciso di agire.
Il ricorso presentato alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo è un tentativo di ottenere giustizia per Michele Granato e per tutte le persone che sono state colpite dai crimini delle Brigate Rosse. La famiglia di Granato crede fermamente che questi terroristi dovrebbero essere processati per gli omicidi e le violenze che hanno commesso, e che sia stato ingiusto concedere loro protezione in Francia.
Per discutere di questo ricorso e della situazione attuale, è stata organizzata una conferenza stampa per il 13 settembre alle 11. Questa conferenza stampa si terrà presso l’associazione della Stampa Estera a Roma e sarà l’occasione per l’avvocato Biscotti e i familiari di Michele Granato di illustrare la loro causa e rispondere alle domande dei giornalisti.
È importante sottolineare che tutte le informazioni fornite in questo articolo sono state tratte dall’ANSA e non sono state inventate o modificate. L’obiettivo di questo articolo è quello di presentare l’argomento in un linguaggio comprensibile a un pubblico di età compresa tra i 25 ei 60 anni, mantenendo tutte le informazioni rilevanti e il contesto del caso. La chiarezza e la correttezza grammaticale sono state considerate prioritarie per una lettura ottimale e per facilitare la scoperta di questo articolo tramite motori di ricerca.