Giornata dei bambini nati pretermine: informazioni dettagliate sui prematuri e i fatti correlati

Ogni anno, in Italia, un bambino su dieci nasce pretermine. Tuttavia, la maggior parte di loro inizia il suo percorso nel mondo verso la fine dell’età gestazionale e non presenta problemi. Solo lo 0,9-1% dei neonati è considerato molto o estremamente prematuro, ma anche per loro, inclusi quelli nati prima delle 27-28 settimane, la possibilità di sopravvivere è superiore al 70%. Tuttavia, molti di loro affrontano diverse problematiche a distanza di anni. Oggi, 17 novembre, si celebra la Giornata Mondiale della Prematurità, istituita nel 2008 e riconosciuta dal Parlamento europeo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla nascita pretermine.

Incidenza dei disturbi del neurosviluppo e l’importanza dell’intervento precoce

Si stima che circa il 20% dei bambini nati pretermine presenti disturbi del neurosviluppo, mentre la paralisi cerebrale infantile colpisce circa il 10% dei neonati con una prematurità di grado elevato, rappresentando la causa più comune di disabilità motoria nei bambini. La Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA) sottolinea l’importanza di un intervento precoce. Secondo Elisa Fazzi, Presidente della SINPIA, l’intervento si basa su strategie che coinvolgono la famiglia e l’ambiente circostante.

L’ambiente come “farmaco” per i bambini prematuri

La ricerca scientifica degli ultimi decenni ha dimostrato che l’ambiente può influire positivamente sulla plasticità cerebrale dei bambini prematuri. Rappresenta un “farmaco” potente che può influenzare positivamente lo sviluppo del bambino, agendo attraverso meccanismi epigenetici e regolando l’espressione genica. Secondo il Prof. Andrea Guzzetta, esperto di Neuropsichiatria Infantile, la relazione con i genitori è fondamentale per il bambino appena nato, poiché rappresenta il primo ambiente in cui dovrebbe vivere e crescere in condizioni di “normalità”.

Dalla Terapia Intensiva Neonatale al follow-up

Quando si parla di intervento precoce per i bambini prematuri, si fa riferimento a un coinvolgimento totale dei genitori, sia durante il ricovero in Terapia Intensiva Neonatale (TIN) che dopo le dimissioni. Durante il ricovero in TIN, si promuove lo sviluppo motorio, posturale e sensoriale del neonato, si riduce lo stress dei genitori e si favorisce la relazione genitore-bambino. Anche dopo le dimissioni, i bambini e le loro famiglie devono essere seguiti attraverso programmi di follow-up per garantire un adeguato sviluppo.

L’Associazione Cucciolo Odv-Ets, che opera nei reparti di Terapia Intensiva Neonatale e Neonatologia del Policlinico di Sant’Orsola di Bologna dal 1995, fornisce supporto materiale e psicologico alle famiglie dei bambini prematuri. Il servizio di supporto psicologico, in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna, mira a promuovere il benessere psico-neuro-evolutivo del neonato, prevenire ulteriori ospedalizzazioni e sostenere una sana relazione di attaccamento tra genitori e neonato.

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