Giovani confusi sul sesso: metà di loro si rivolge al web esponendosi a rischi

Internet è la principale fonte di informazione sulla sessualità per oltre la metà degli adolescenti italiani, mentre solo il 12% si rivolge agli amici. Secondo una ricerca della Società italiana di riproduzione umana (Siru), una scarsa educazione sessuale può influire negativamente sulla salute riproduttiva futura. Per questo motivo, coinvolgere le scuole è considerato un investimento contro il declino delle nascite. La Siru ha presentato il suo progetto di formazione nelle scuole durante il quinto congresso regionale della Siru Lazio. L’obiettivo è quello di trasformare i ragazzi in “tutor della fertilità”, affinché possano diventare una fonte di conoscenza per i loro coetanei. Il progetto si basa su un’approccio innovativo, in cui gli studenti imparano attivamente e diventano “giovani formatori” per i loro amici. L’idea è quella di promuovere la partecipazione attiva degli studenti e offrire contenuti corretti, accurati e affidabili sui temi della salute riproduttiva. L’obiettivo finale è quello di informare e sensibilizzare gli studenti sulle tematiche legate alla salute riproduttiva e formare degli “opinion leaders”. L’auspicio è che una maggiore consapevolezza sui fattori di rischio per la fertilità possa contribuire a ridurre l’infertilità e contrastare il calo delle nascite in Italia.

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