I 7 documenti ancora non declassificati sulla strage di Ustica: tutti i dettagli
Il Ministero della Difesa italiano ha recentemente fatto una dichiarazione riguardo alla strage di Ustica del 27 giugno 1980. In risposta alle affermazioni del Maresciallo in congedo dell’Aeronautica Militare, Giuseppe Dioguardi, il Ministero ha precisato che tutti i documenti relativi alla strage sono stati declassificati, tranne sette.
In conformità alla direttiva del 22 aprile 2014, conosciuta come “Direttiva Renzi”, tutti i documenti sulla strage di Ustica sono stati declassificati e consegnati all’Archivio centrale dello Stato. Nel 2014, è stata effettuata una ricerca negli archivi della Segreteria Speciale del Gabinetto del Ministero della Difesa, dove sono stati trovati 1967 documenti riguardanti l’incidente. Tutti questi documenti sono stati consegnati, ad eccezione di 18, di cui undici sono stati consegnati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma nel settembre 2020, mentre per i restanti sette si sta ancora aspettando l’autorizzazione per la loro declassificazione e consegna.
Nel corso del 2022, è stato rinvenuto un unico documento non classificato nell’Archivio Lagorio, che riguarda la strage di Ustica. Questo documento, che fornisce una panoramica dell’evento, sarà consegnato quanto prima. È importante sottolineare che, secondo la legge n.124/2007, l’autorità giudiziaria ha accesso alle informazioni classificate e che ci sono continue interazioni con la Procura della Repubblica di Roma per quanto riguarda lo stato dei documenti consegnati e l’attesa della loro restituzione.
In conclusione, il Ministero della Difesa italiano ha declassificato la maggior parte dei documenti sulla strage di Ustica, ad eccezione di sette. I documenti declassificati sono stati consegnati all’Archivio centrale dello Stato, mentre i restanti sette sono ancora in attesa di autorizzazione per la declassificazione.