I numeri da record di Giorgio Napolitano: confronto con Andreotti e Scalfaro nel Palazzo più longevo.

Giorgio Napolitano nell'Aula di Palazzo Madama durante la seconda votazione per l'elezione del Presidente del Senato, Roma, 23 marzo 2018. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Giorgio Napolitano è stato un politico italiano che ha fatto la storia del nostro paese. Ha detenuto tre primati nella politica italiana: è stato il primo presidente della Repubblica ad essere eletto per un secondo mandato, è stato il presidente più longevo in carica, superando il suo predecessore Sandro Pertini, e è stato il primo comunista ad essere eletto al Quirinale.

Nonostante abbia fatto parte della Prima Repubblica, Napolitano è diventato un simbolo della Seconda Repubblica. Durante gli anni di Tangentopoli, che segnarono il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica, era presidente della Camera dei Deputati. È interessante notare che Napolitano non ha fatto parte dell’assemblea Costituente che ha scritto la Costituzione italiana. È entrato in Parlamento otto anni dopo la Liberazione dal fascismo, nel 1953, e da allora ha trascorso 54 anni nei principali palazzi della politica.

Durante la sua carriera politica, Napolitano ha ricoperto diverse cariche. È stato deputato per 28 anni, senatore a vita per 9 anni e 4 mesi, eurodeputato per 8 anni e presidente della Repubblica per 8 anni e 8 mesi. Quest’ultimo è ancora un record di durata, ma sarà superato da Sergio Mattarella nel mese di ottobre 2023.

Nonostante i suoi 54 anni di carriera politica, Napolitano non raggiunge il podio dei politici più longevi nella storia della Repubblica. Giulio Andreotti è stato parlamentare per 66 anni, Oscar Luigi Scalfaro per 65 anni e Ciriaco De Mita per 57 anni. È difficile immaginare che questi record possano essere superati, considerando che il politico con il curriculum più lungo attualmente in carica è Pier Ferdinando Casini, con 40 anni di esperienza.

Durante il suo mandato presidenziale, Napolitano ha nominato cinque presidenti del Consiglio: Romano Prodi, Silvio Berlusconi, Mario Monti, Enrico Letta e Matteo Renzi. Ha anche nominato tre giudici della Corte costituzionale e cinque senatori a vita. Durante i suoi primi sette anni di presidenza, Napolitano ha concesso 23 provvedimenti di grazia, aiutando alcuni beneficiari a evitare il carcere o a commutare la pena in ammenda.

Uno dei casi più famosi è stato quello di Alessandro Sallusti, attuale direttore de Il Giornale, a cui Napolitano ha commutato la pena di detenzione in una multa. Questo è solo uno dei tanti episodi che hanno segnato la lunga carriera politica di Giorgio Napolitano.

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