Il decreto sulla gestione dei migranti: dalle espulsioni alla tutela dei minori
Il nuovo decreto migranti, che sarà discusso domani in Consiglio dei ministri, prevede alcune norme riguardanti gli espulsi. In particolare, verranno espulsi coloro che vengono considerati socialmente pericolosi o che mentono sull’età o sulle proprie generalità. Quest’ultima disposizione è prevista nell’articolo 5 del decreto e prevede che chi dichiara il falso sulla propria identità o su altre informazioni personali potrà essere espulso dal territorio nazionale.
L’età dei migranti verrà valutata da équipe multidisciplinari e multiprofessionali. Tuttavia, in caso di arrivi numerosi e ravvicinati, le autorità di pubblica sicurezza potranno effettuare ulteriori accertamenti sanitari, come rilievi antropometrici o radiografie, per stabilire l’età dei migranti. La procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni e per le famiglie dovrà essere informata di tali accertamenti.
La bozza del decreto conferma anche la possibilità di espulsione per gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza dello Stato. Il Ministro dell’Interno potrà disporre l’espulsione, previa comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Inoltre, in caso di gravi motivi di pubblica sicurezza, il prefetto potrà ordinare l’espulsione.
Il decreto prevede anche il potenziamento dei controlli sulle domande di visto di ingresso in Italia. Saranno introdotte misure per verificare in modo più accurato la validità delle richieste di visto.
Infine, per quanto riguarda i minori sopra i 16 anni, in caso di temporanea mancanza di strutture di accoglienza, il prefetto potrà disporre l’accoglienza provvisoria in sezioni dedicate nei centri e nelle strutture ordinarie. Questa disposizione avrà una durata massima di novanta giorni.
Queste sono le principali norme contenute nel decreto migranti, che sarà discusso domani in Consiglio dei ministri.
