Il dolore di una madre che piange accanto alla figlia defunta
Una tragedia silenziosa si è consumata a Lampedusa. Una giovane madre, ancora una bambina di soli 18 anni, ha perso la sua neonata di soli 5 mesi durante lo sbarco sull’isola. Mentre si trovavano sulla motovedetta della Guardia Costiera, la barca su cui viaggiavano si è capovolta e la piccola è annegata. La mamma, incapace di parlare, piange in silenzio, avvolta nel suo dolore.
Il dottor Francesco D’Arca, direttore del Poliambulatorio di Lampedusa, ha eseguito l’autopsia sulla neonata. La giovane madre ha insistito nel voler vedere la sua piccola e ha potuto passare qualche ora con lei. Ora è all’hotspot, assistita dalle psicologhe che le offrono supporto costante. La giovane è accompagnata da sua sorella e dai figli di quest’ultima, anch’essi molto piccoli. Si attende l’autorizzazione del Procuratore di Agrigento per poter seppellire la bambina a Lampedusa.
I giorni trascorsi al Poliambulatorio di Lampedusa sono stati estremamente difficili. In poche ore, sono arrivate quasi 7.000 persone e il personale ha dovuto trattare un gran numero di pazienti. I casi più comuni riguardano la disidratazione causata dal caldo eccessivo, che richiede il ripristino dei livelli di liquidi e delle condizioni emodinamiche. Alcune donne in avanzato stato di gravidanza sono state trasferite ad Agrigento per il parto.
Il direttore D’Arca spiega che l’organizzazione è fondamentale per affrontare tutte queste emergenze. La struttura si è attrezzata per far fronte a qualsiasi eventualità e si sta preparando per nuovi arrivi. Al Poliambulatorio lavorano sette medici, quattro infermieri e due mediatori culturali. D’Arca sottolinea che il team è motivato e che stanno organizzando corsi di sostegno psicologico per affrontare le difficoltà emotive.
Il dottore viene richiamato per un’alta urgenza e il tempo per parlare finisce. Nonostante le difficoltà, il personale del Poliambulatorio di Lampedusa continua a lavorare instancabilmente per offrire assistenza medica e supporto alle persone che arrivano sull’isola in cerca di aiuto.
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