Il governatore Bonaccini critica il Cpr in Emilia-Romagna: manca ancora la modulistica sull’alluvione
Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha espresso il suo dissenso riguardo all’eventuale apertura di un centro per i rimpatri nel territorio regionale. In un’intervista a Radio 24, Bonaccini ha affermato che il concetto di centro per i rimpatri è attualmente privo di significato e quindi non è nemmeno da prendere in considerazione. Il governatore ha sottolineato che non sono disposti ad accettare proposte che non siano basate su fatti concreti e che non siano supportate da un piano ben definito.
Parlando della gestione dei migranti, Bonaccini ha criticato la confusione che si è creata. Ha sostenuto che ogni giorno si viene a conoscenza del numero di migranti che arrivano attraverso le Prefetture, le quali, a causa della riduzione delle risorse, non sono in grado di gestire la situazione in maniera adeguata. Il coinvolgimento degli enti locali è praticamente inesistente. Bonaccini ha inoltre affermato che, nonostante si parli di autonomia, tutte le decisioni vengono prese in maniera centralizzata a Roma, senza alcun confronto con la conferenza delle Regioni e gli enti locali e senza un piano condiviso. Se le decisioni vengono prese a Roma, ha dichiarato il governatore, allora sarà Roma a doversene assumere la responsabilità, ma continueranno a commettere errori.
Infine, Bonaccini ha menzionato anche il problema dell’alluvione in Emilia. Nonostante siano trascorsi mesi, non è ancora disponibile la modulistica necessaria per coloro che hanno subito danni e che devono chiamare un professionista per valutare l’entità dei danni. Pertanto, non è ancora possibile stabilire con certezza l’ammontare dei danni subiti.