Il legame tra economia e migranti: l’ex ministro Tremonti smentisce ogni teoria del complotto
Secondo l’economista Giulio Tremonti, non esiste un complotto internazionale dietro ai problemi di immigrazione e all’aumento dei prezzi che l’Italia sta affrontando. È vero che c’è un caos globale, ma non c’è una regia oscura o poteri forti che orchestrano tutto. Tremonti sottolinea che la situazione attuale è diversa da quella del 2011 e che, nonostante l’alto debito pubblico, l’Italia ha un governo solido e non vede una crisi imminente.
Riguardo all’immigrazione, Tremonti non crede che ci sia un coordinamento dietro ai flussi migratori, ma considera il problema come strutturale. È convinto che la soluzione sia quella di aiutare gli extracomunitari a rimanere nei loro paesi d’origine, come proposto da Giorgia Meloni con il piano Mattei, e crede che altri Stati seguiranno questo approccio.
Parlando dell’economia e della situazione internazionale complessa, Tremonti afferma che stiamo vivendo uno shock che sta alterando le strutture sociali, paragonabile alla conquista dell’America nel XVI secolo e all’invenzione della stampa, che oggi potremmo paragonare all’intelligenza artificiale. Nonostante le difficoltà, Tremonti non crede che l’economia italiana sia in una situazione peggiore rispetto alle altre. Le condizioni economiche e sociali si stanno deteriorando in tutta Europa, e questo ha un impatto sulla fiducia dei cittadini.
Riguardo alla norma sugli extraprofitti, Tremonti riconosce che forse poteva essere formulata meglio. Il fatto di escludere le banche piccole dal provvedimento, ignorando che anche loro possono trarre profitto dalla differenza tra interessi sui mutui e depositi, è un limite che potrebbe essere modificato. Infatti, è già in discussione una modifica a questo riguardo.